MILANO – Risultati positivi per il progetto sperimentale di gestione dell’emergenza caldo dell’ASST Nord Milano in sinergia con amministrazioni comunali e terzo settore. In poco più di un mese, sono, infatti, già oltre 50 gli anziani raggiunti dagli infermieri di famiglia e Comunità.
Attraverso un call center telefonico ed una équipe dedicata, l’Asst Nord Milano garantisce assistenza telefonica e, dove necessario, domiciliare prendendo in carico cittadini, anziani o fragili potenzialmente a rischio a causa delle alte temperature.
“Grazie alla collaborazione tra Asst Nord Milano, le amministrazioni comunali di Bresso, Cinisello Balsamo, Cormano, Cusano Milanino, Cologno Monzese, Sesto San Giovanni e l’Associazione Auser – spiega la vicepresidente ed assessore al Welfare di Regione Lombardia – è stata delineata una rete per intercettare e seguire eventuali anziani o persone fragili che potessero essere a rischio a causa dell’emergenza caldo”.
“Un progetto che ha riscosso successo ed apprezzamento – prosegue la vicepresidente – che testimonia la positiva e fruttuosa collaborazione istituzionale fra enti a tutto vantaggio dei cittadini fragili ed anziani e delle loro famiglie”.
Sono stati raggiunti telefonicamente oltre 50 anziani che hanno potuto contare sul contatto settimanale con gli infermieri di famiglia e di Comunità e, quando necessario, su interventi domiciliari per una più approfondita valutazione clinica.
Oltre al call center telefonico attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00 a disposizione dei cittadini in difficoltà (02.5799.8651) e ad un indirizzo mail (csa@asst-nordmilano.it) per segnalazioni da parte delle famiglie, dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di libera scelta, delle amministrazioni comunali e del terzo settore sono stati attivati a partire dal mese di giugno 3 Punti Unici di Accesso (PUA) aperti dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30 nelle sedi di Bresso (via Centurelli 46), Cologno Monzese (via Boccaccio 17) e Cusano Milanino (via Ginestra, 1).
I PUA (Punto Unico di Accesso) con la presenza costante di infermieri di famiglia e Comunità hanno garantito un riferimento fisico e telefonico per oltre 400 cittadini sia per bisogni assistenziale che di carattere informativo e di orientamento tra i servizi.