L’indennità “una tantum”, detta anche Bonus 200 euro, è un sostegno economico istituito dagli articoli 31-32 del decreto legge del 17 maggio 2022, n. 50, il cosiddetto decreto aiuti. La misura è stata introdotta per aiutare lavoratori, pensionati e disoccupati con redditi fino a 35mila euro a far fronte all’aumento dei prezzi. Il 10 agosto scorso, il ministro del Lavoro Orlando ha firmato il decreto che disciplina i criteri e le modalità per la concedere l’indennità anche per i lavoratori autonomi. Il governo ha stanziato per l’indennità 600 milioni di euro, di cui 95,6 per i professionisti.
Il 13 settembre scorso la Corte dei Conti ha dato il via libera al decreto attuativo del Bonus 200 euro e si avvicina quindi la data di avvio della presentazione delle domande, in modalità telematica, che dovrebbe essere lunedì 26 settembre 2022 alle ore 12.00.Si attende infatti la pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto attuativo e, a seguire, l’Inps e gli Enti pensionistici privati renderanno disponibile la procedura per la richiesta del sussidio.
Il decreto aiuti ter ha introdotto un nuovo bonus “una tantum” da 150 euro destinato ai lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati e invalidi con redditi fino a 20mila euro lordi annui, per una platea di 22 milioni di persone.
Il bonus da 150 euro
Nel nuovo decreto aiuti ter il governo ha previsto per il mese di novembre un nuovo bonus “una tantum” da 150 euro per quasi 22 milioni di italiani, dai dipendenti ai pensionati, dai co.co.co a colf e badanti, con reddito fino a 20mila euro (e non 35mila come per il precedente). Il decreto, in attesa di essere pubblicato in Gazzetta, ha stanziato circa 3,2 miliardi per l’indennità.
LAVORATORI DIPENDENTI – con retribuzione imponibile a novembre fino a 1.538 euro, riceveranno il sussidio automaticamente nella busta paga. L’indennità spetta una sola volta (anche nel caso di più rapporti di lavoro), non è cedibile, sequestrabile o pignorabile e non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali. Le risorse sono poco più di un miliardo per il 2022, per una platea di 6,66 milioni di persone.
PENSIONATI – arriverà direttamente dall’Inps a novembre. Per averlo bisogna: essere residenti in Italia, essere titolari di di uno o più trattamenti pensionistici, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, e con reddito assoggettabile ad Irpef (al netto dei contributi) non superiore ai 20mila euro per il 2021. Sono stati stanziati 1,24 miliardi per il 2022, per una platea di 8,3 milioni di persone.
COLF E DISOCCUPATI – per i lavoratori domestici già beneficiari del bonus 200 euro riceveranno, senza domanda e senza tetto, l’indennità dall’Inps a novembre. L’Istituto erogherà i 150 euro anche ai disoccupati che a novembre percepiranno la Naspi e a coloro che nel 2022 hanno l’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021.
CO.CO.CO, DOTTORANDI e assegnisti di ricerca – per richiedere il bonus devono seguire le seguenti voci: non devono essere titolari del bonus 200 euro, non devono essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, il reddito massimo è di 20mila euro. Per i lavoratori stagionali a tempo e intermittenti, così come per gli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo sono richieste: domanda, tetto di 20mimila euro e almeno 50 giornate lavorative nel 2021.
FAMIGLIE CON REDDITO DI CITTADINANZA – riceveranno il sussidio d’ufficio con il beneficio di novembre, a patto che nel nucleo non ci siano beneficiari di altre indennità.
AUTONOMI SENZA PARTITA IVA – avranno l’indennità come gli incaricati alle vendite a domicilio già beneficiari del bonus 200 euro.
LAVORATORI AUTONOMI E PROFESSIONISTI – è previsto che l’indennità da 200 euro del
dl aiuti bis (per redditi fino a 35mila euro) venga aumentata di 150 euro a condizione che, nel 2021, abbiano percepito un reddito complessivo fino a 20mila euro. È stato inoltre incrementato di altri 412,5 milioni (per circa 2,75 milioni di persone) il limite di spesa del Fondo per l’indennità una tantum per i lavoratori autonomi e i professionisti, i quali non hanno ancora ricevuto nemmeno il precedente bonus, ancora in attesa della pubblicazione in Gazzetta del decreto attuativo: solo successivamente gli enti potranno rendere disponibile la procedura per l’invio delle domande.