Come se non bastassero la pandemia, la guerra in Ucraina, il caos dei voli estivi e l’inflazione, il turismo organizzato deve ora combattere anche contro le lentezze della burocrazia italiana. Da tutto il Paese arrivano infatti ad agenzie di viaggi e tour operator tempi lunghi e inefficienze nelle procedure di rilascio e rinnovo dei passaporti. Una situazione criticata con forza dalla Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, il cui presidente Franco Gattinoni commenta: “in alcuni casi è un’impresa persino avere un appuntamento. Si accelera solo per motivi di lavoro, ma il turismo non può e non deve essere discriminato. Sicuramente pesa una cronica carenza di personale cui si aggiunge un probabile picco dei rinnovi dopo due anni di forte riduzione ed è possibile che si faccia sentire pure l’effetto Regno Unito. In ogni caso, non possiamo tollerare questa mediocrità: la Pa italiana dovrebbe trovare soluzioni pronte, come accade in un’impresa privata, e non far ricadere gli effetti sui cittadini in termini di disservizi e disagi”.
“Ecco perché siamo costretti a invitare gli italiani a muoversi con largo anticipo per avere in tempo i documenti. Così come – conclude Gattinoni – torniamo a chiedere con forza che l’apparato pubblico metta nelle condizioni noi imprenditori di lavorare per creare ricchezza a beneficio dei nostri collaboratori e dell’intero sistema Paese”.