L’aumento dei costi energetici, accentuato dopo l’invasione dell’Ucraina, preme sui prezzi praticati dalle imprese della Manifattura, ma si osservano gli effetti delle tensioni sui mercati delle commodities anche sui prezzi nelle Costruzioni e nei Servizi.
Ad agosto 2022 i prezzi alla produzione del Manifatturiero no energy crescono del 12,7% su base annua, il doppio rispetto al +6,4% registrato un anno prima ma circa un punto in meno rispetto al +13,8% della media Ue ed al 13,6% dell’Eurozona. Nonostante la maggiore esposizione dell’Italia al deragliamento del prezzi europeo del gas – qui la nostra ultima analisi sulla gas economy – i prezzi della manifattura italiana presentano una dinamica inferiore a quelli di Spagna (13,3%), Francia (13,2%) e Germania (13,1%).
Sui costi d’impresa premono le tensioni sui mercati interazionali delle commodities: a settembre 2022 le quotazioni, valutate in euro, in euro segnano un aumento tendenziale del 74,4% per l’energia e del 21,5% per le materie prime non energetiche.
Il dettaglio settoriale della manifattura (divisioni Ateco 2007) – In otto comparti si registrano mostrano aumenti superiori alla media: Carta con il +28,1 %, Chimica con il +26,0%, Vetro, ceramica, cemento ecc. con il +22,9%, Alimentare con il +16,8%, Metalli con il +15,1%, Gomma e materie plastiche con il +14,6%, Metallurgia con il +13,9% e Tessile con il +13,5%.
Pesa il caro-energia – Il deragliamento dei prezzi dell’energia determina una maggiore pressione sui prezzi alla produzione in settori con una maggiore incidenza delle spese energetiche sul valore della produzione; in particolare, i primi sette comparti per crescita di tali prezzi registrano una crescita complessiva del 18,1% e sono anche quelli a maggiore utilizzo di energia in quanto concentrano il 79,0% degli acquisti di prodotti energetici nel manifatturiero no energy.
In 40 classi manifatturiere aumenti superiori al 20% – Tra le 181 classi settoriali manifatturiere, 62 classi con il 37,2% dell’occupazione manifatturiera che segnano un aumento dei prezzi alla produzione inferiore al 10%; 79 classi, con oltre la metà (52,7%) dell’occupazione segnano un aumento tra +10 e +20% (in cui è compresa la media), mentre le restanti 40 classi, con il 10,1% dell’occupazione, segnano aumenti superiori al 20%.
I prezzi nelle Costruzioni – Nell’ambito dell’edilizia, sempre ad agosto 2022, i nuovi fabbricati mostrano un aumento del prezzo di produzione pari all’8,1% e che supera di 3,1 punti percentuali il +5,0% di un anno prima: i fabbricati residenziali sono a +8,7% (3,6 volte il +2,4% di agosto 2021) e quelli non residenziali a +7,9% (erano a +7,4% ad agosto 2021), per i quali, come evidenzia la nota dell’Istat, pesano “gli aumenti dei costi di alcuni materiali”. Il prezzo alla produzione di nuove strade e ferrovie sale dell’8,5% a fronte del +5,1% un anno prima e nel dettaglio sono più dinamici ponti e gallerie con il +8,6% (erano a +5,4% ad agosto 2021) mentre strade ed autostrade aumentano del 4,4% (un raddoppio rispetto al +2,2% di agosto 2021).
I prezzi nei Servizi – Nel secondo trimestre 2022 si osservano le tensioni più accentuate per i prezzi alla produzione in alcuni comparti di trasporti e logistica: nel Trasporto marittimo e per vie d’acqua i prezzi alla produzione crescono del 42,5%, 7,6 volte il +5,6% di un anno prima, nel Trasporto aereo del +26,5%, 5,5 volte il +4,8% di un anno prima. Seguono Trasporto di merci su strada e servizi di trasloco con una crescita del +9,7%, 4,6 volte il +2,1% di un anno prima, Noleggio di autoveicoli a +7,3% e Magazzinaggio e custodia a +5,2%.
Tra i Servizi, sull’aumento dei prezzi alla produzione del trasporto di merci su strada e servizi di trasloco pesa il forte aumento dei prezzo del gasolio. Nel 21° report ‘Imprese in trincea nella guerra dell’energia’ sono esaminate le combinazioni tra peso del costo del carburante e dinamica dei prezzi di vendita, ampiamente diffuse tra le imprese di autotrasporti, in cui la pressione del costo del carburante si associa ad una contenuta dinamica dei prezzi di vendita, determinati da un minore potere contrattuale, e ad una erosione del valore aggiunto aziendale.
Le più recenti tendenze dei prezzi alla produzione fino al dettaglio di 208 settori e dei prezzi al consumo fino al dettaglio di 208 voci di spesa e i relativi confronti internazionali sono disponibili nell’Appendice statistica “Dinamica prezzi alla produzione Manifatturiero, Costruzioni e Servizi e prezzi al consumo – agosto 2022”. Qui per scaricarla.