SEVESO – Una telefonata del sindaco Alessia Borroni durante la cerimonia del 4 Novembre, per parlare del gatto, e subito parte una segnalazione alla Prefettura e al ministero dell’Interno. A sollevare la questione è il consigliere comunale David Galli (“Lista Allievi Sindaco”), che ha ben poco gradito l’accaduto tanto da sentirsi in dovere di segnalarlo alle autorità.
“In occasione delle celebrazioni del 4 Novembre tenutesi a Monza venerdì scorso – spiega Galli – il gruppo di cui faccio parte ha ritenuto, all’interno della seduta di Consiglio comunale, di esporre i fatti per stigmatizzare la mancanza di rispetto del sindaco. La stessa non ha esitato a rispondere, confermando di avere effettuato la telefonata durante l’esecuzione dell’inno nazionale”.
Smentire l’accaduto non era possibile. La “Lista Allievi Sindaco” ha infatti diffuso un video in cui si vede la sindaca rispondere al telefono mentre si trovava in mezzo a tutti gli altri esponenti delle istituzioni brianzole.
A destare maggiore perplessità è stata però la risposta ricevuta dal sindaco: “Vi state dimostrando per quello che siete – scrive sui social network rivolgendosi alla “Lista Allievi Sindaco”, infami e irrispettosi della vita delle persone. Prima di pubblicare la mia foto, fatta da chissà chi mentre sono al telefono, informatevi del perché ho risposto alla chiamata durante l’inno nazionale (per rispetto della cerimonia mi sono allontanata). A differenza vostra ho una vita mia oltre a quella di sindaco e ho un problema grave da risolvere: la cremazione del mio gatto che è venuto a mancare il 3 novembre. Vergognatevi!”.
“Ho quindi appreso – scrive Galli al ministero e al Prefetto – che il sindaco di Seveso ha ritenuto di mancare di rispetto alla cerimonia del 4 Novembre per organizzare la cremazione del gatto. Converrete con me che questo comportamento e la giustificazione del sindaco di Seveso sono inaccettabili e oltraggiosi dei simboli della Nazione”.
A gettare acqua sul fuoco, in difesa della prima cittadina, ci pensa il consigliere regionale Andrea Monti (Lega): “Mi spiace che vi siate sentiti offesi come patrioti italiani – scrive su Facebook -. Credo però che il vostro sia un atteggiamento e una reazione esagerata. Ho sempre creduto che il rispetto per le istituzioni si dimostri con i fatti e l’azione amministrativa, non bardandosi con fasce tricolori o cantando a squarciagola l’inno di Mameli”.
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Novembre 15, 2022