MONZA – Nel dibattito sulla Pedemontana da realizzare o da bloccare si inserisce una voce nuova. Ed è una voce importante: perché HqMonza non ha connotazioni politiche e, soprattutto, nella sua storia ha già dimostrato di intervenire sempre con competenza sui temi della mobilità, per garantire lo sviluppo del territorio ma anche per difendere l’ambiente.
“Si ripetono in questi mesi i “no” di diverse amministrazioni locali e associazioni alla realizzazione di Pedemontana – affermano da HqMonza -. Pensiamo che, così rigide, queste siano prese di posizione miopi e dannose per la Brianza. Quella autostrada serve eccome, e invitiamo i sindaci del territorio a non chiudere gli occhi di fronte alla realtà. Certo andrebbe costruita in modo diverso, più moderno e rispettoso dell’ambiente, modificando radicalmente il vecchio progetto anni ’70 e le varianti che da esso derivano, come diciamo ormai da anni”.
L’associazione spiega anche perché è favorevole alla realizzazione di Pedemontana, citando numeri significativi. “Ci sono in Brianza più di 530mila veicoli, 50mila dei quali per il trasporto merci (dati Aci). Il movimento di questi automezzi, specie di camion e furgoni, è indispensabile alle nostre 74mila imprese che generano 25 miliardi di euro di valore aggiunto all’anno (dati Assolombarda). Un traffico stradale che oggi si svolge con disagio anche attraverso i centri abitati o subito attorno ad essi. Del resto, non ci vogliono studi particolari per rendersi conto che la rete viaria della Brianza è da tempo inadeguata e insufficiente: basta l’esperienza quotidiana di ciascuno di noi con code sempre più lunghe e lente, non solo nelle zone urbanizzate, ma anche sulle strade in mezzo al verde”.
“Gli spostamenti – aggiunge l’associazione – sono soprattutto verso, e da, Bergamo e Como (rilevazioni ufficiali origine-destinazione 2018), cioè proprio l’asse di Pedemontana, e l’interferenza del trasporto industriale con gli insediamenti abitativi è da anni molto pesante (rilevazioni Regione Lombardia 2016). Pedemontana, bisogna avere l’onestà di ammetterlo, serve e alleggerirà il traffico sui centri abitati. Soltanto che andrebbe realizzata in gran parte in galleria sotterranea e in piccola parte comunque in trincea, isolata con barriere di vegetazione naturale (ampie diverse decine di metri), integrata da corridoi ecologici che favoriscano la biodiversità. Insomma, parliamo di una autostrada indispensabile per l’economia, ma molto rispettosa dell’ambiente, secondo criteri che siano efficaci, ma anche realistici”.
“Abbiamo letto che la Provincia MB ha commissionato l’ennesimo studio sull’impatto che Pedemontana avrà sul territorio – concludono gli esponenti di HqMonza -. Una iniziativa certamente interessante, che potrà dare ulteriori indicazioni sulle modalità di realizzazione degli svincoli di raccordo con la viabilità locale. Ma qui serve molto di più. Facciamo appello alla Provincia MB perché promuova una riduzione del traffico stradale. Come? Con la implementazione di un sistema di trasporto pubblico efficiente, cosa della quale la Brianza è del tutto carente. Ma anche impegnandosi per analizzare e studiare le esigenze della logistica, promuovendo di conseguenza razionalizzazioni, coordinamenti ed efficientamenti, come da decenni ormai si fa in tutte le grandi aree urbanizzate del mondo civile, tranne che in Brianza”.
Busto Arsizio (Va) – Contromano in autostrada per 10 chilometri
Novembre 24, 2024