SEREGNO – I percettori del reddito di cittadinanza al servizio della città: non mantenuti, come vengono comunemente considerati nell’immaginario comune, bensì “sentinelle” per intercettare i bisogni della collettività. E’ partito infatti in questi giorni il nuovo progetto pensato dall’amministrazione comunale, denominato “Attenzione di quartiere”.
“Alcune delle persone che in questo momento stanno ricevendo il reddito di cittadinanza – spiega il sindaco Alberto Rossi – gireranno per i quartieri della città monitorando le differenti situazioni e rilevando eventuali criticità. Un aiuto prezioso rispetto alla possibilità di effettuare interventi concreti nelle piccole cose. Lo faranno collaborando con i Comitati di Quartiere, che incontreranno nelle prossime settimane”.
Un bell’aiuto per il Comune, insomma, considerato che in municipio non c’è personale a sufficienza da destinare a questi scopi. Basti pensare che per le circa 600 strade del territorio cittadino in Comune ci sono soltanto due persone, di cui una part-time. L’aggiunta dei percettori del reddito di cittadinanza, insomma, può contribuire a monitorare il territorio con maggiore efficacia. Si parte dall’osservazione delle situazioni di degrado, dalle criticità sollevate dai cittadini che trovano ora un punto di riferimento.
L’azione di questi volontari, però, è destinata ad avere ben altri risvolti: la persona di fiducia del quartiere, infatti, è in grado di intercettare anche bisogni sociali da riferire agli uffici comunali.
“Giovedì scorso – afferma il sindaco – ho fatto una passeggiata con alcuni di loro insieme all’assessore Laura Capelli (che ha la delega alle Politiche sociali) e, anche grazie alla pettorina di riconoscimento che gli abbiamo consegnato, ho riscontrato interesse da parte di chi abbiamo incontrato. Sono convinto che attraverso questo nuovo servizio potremo fare ulteriori passi in avanti, con un grazie particolare a chi ricevendo un sostegno dallo Stato si mette a disposizione della propria comunità”.
Non è la prima volta che il Comune di Seregno beneficia del prezioso contributo dei percettori del reddito di cittadinanza. Alla fine del mese di giugno, infatti, era stato organizzato un incontro pubblico nella sala civica “Monsignor Gandini” (via XXIV Maggio) per dire grazie a tutti quelli che avevano collaborato. In tutto erano state trentadue le persone premiate con un attestato. Tante situazioni diverse per età, sesso, estrazione sociale. Tutte accomunate, tuttavia, dal desiderio di rendersi comunque utili alla collettività in base alle loro preferenze, ma anche considerando la loro formazione e le loro inclinazioni.
Qualcuno era stato impiegato per garantire l’ingresso sicuro dei bambini nelle scuole, qualcuno nelle piccole manutenzioni, nell’accompagnamento sui mezzi scolastici, ma anche nel lavoro negli uffici comunali per collaborare alla realizzazione di eventi. “Spesso nei confronti di chi può vivere anche solo un periodo di difficoltà della vita – conclude Rossi – c’è un pregiudizio che la maggior parte delle volte non corrisponde alla realtà: abbiamo trovato persone disponibili, attente, che con il loro contributo ci hanno davvero aiutato. Il reddito di cittadinanza è certamente uno strumento che ha grandi margini di miglioramento. Ma al di là di questo, che sarebbe tema di altri spunti e riflessioni, ci tengo a sottolineare come in Comune, in maniera molto “brianzola”, ci si è tirati su le maniche e si è avviato questo percorso già dal 2020. Un grazie a tutti coloro che, con il loro impegno, aiutano la collettività”.
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