MILANO – Regione Lombardia guarda con favore alla creazione di comunità energetiche e intende sostenerle, in linea con il principio di sussidiarietà, favorendo la libera iniziativa dei territori e della società civile.
È questo quanto emerso durante l’intervento dell’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, al forum sulle comunità energetiche organizzato da CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) a Pavia.
“Le comunità energetiche – ha affermato Cattaneo – rappresentano un’iniziativa dal basso, importante e necessaria per la transizione energetica verso le fonti rinnovabili, che guarda alla tutela dell’ambiente e della riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti. Così come previsto dal Piano Regionale Energia Ambiente e Clima (Preac)”.
“Regione Lombardia – ha rimarcato l’assessore – vuole accompagnare le realtà locali nella costruzione di queste Comunità, svolgendo un ruolo di garanzia e fornendo tutti gli strumenti necessari: assistenza tecnica, dialogo costruttivo con Enti locali e imprese sul territorio. E mettendo a disposizione un misure di incentivazione. Le comunità energetiche rinnovabili sono davvero un tassello fondamentale nella costruzione di un sistema energetico resiliente e socialmente equo”.
“In seguito all’approvazione della Legge sulle comunità energetiche ci aspettiamo che verranno create entro il 2030 dalle 3.000 alle 6.000 comunità energetiche. Questo consentirà un incremento di potenza fotovoltaica installata compreso tra 600 e 1.300 MW, coincidente con un valore variabile tra il 13 e il 29% dell’obiettivo di sviluppo del fotovoltaico in Lombardia al 2030”.
“Siamo pronti – ha concluso l’assessore – a supportare questa diffusione. La transizione energetica si fa a partire dal territorio, dalla intraprendenza delle imprese e delle famiglie che si mettono insieme per produrre energia. Le comunità energetiche prevedono infatti la produzione di energia elettrica in impianti sostenibili e in un territorio circoscritto, consentendo poi ai cittadini e imprese di scambiarla tra loro nella logica del risparmio e dell’abbattimento degli sprechi”.