MONZA – Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro del gruppo di lavoro che riunisce per la prima volta i principali operatori dello spettacolo dal vivo in città.
Convocati dall’assessore alla Cultura, Arianna Bettin, hanno partecipato al tavolo nella sede del palazzo municipale i rappresentanti del Teatro Manzoni con la direttrice artistica Paola Pedrazzini e il direttore generale dell’Azienda Barbara Vertemati, il direttore artistico del Teatro Binario 7 Corrado Accordino e Giuseppe D’Avanzo per il Teatro Villoresi.
“Sono convinta che dalla collaborazione trasversale tra gli operatori culturali di Monza e l’assessorato possano nascere formule nuove per avvicinare la cittadinanza ai luoghi della cultura come i teatri, per offrire ai cittadini possibilità di scelta inedite e variegate, per ricostruire una ‘comunità della cultura’ ampia – ha esordito Bettin -. Tanto più dopo il duro colpo inferto dal Covid a tutto il settore, bisogna superare la logica della mera concorrenza nel campo culturale per cercare soluzioni insieme, in un contesto in cui il Teatro ancora desta interesse e passione”.
L’identikit deIl’offerta teatrale. Il Teatro Binario7 ha evidenziato il buon andamento delle attività, grazie a un’offerta ampliata negli scorsi anni con eventi in programma tutti i weekend, che hanno fatto tornare l’affluenza del pubblico a livelli Pre Covid; i giovani e giovanissimi costituiscono il target privilegiato di questa sala, che ha rafforzato la propria azione con progetti per le scuole.
Il Teatro Manzoni ha sottolineato la presenza di un pubblico variegato, di cui la maggior parte – soprattutto gli abbonati – proviene da Monza. Negli ultimi lo sforzo è stato quello di riuscire ad intercettare anche nuovi target.
Il Teatro Villoresi ha evidenziato come sia la domenica la giornata che riscuote maggiore successo per la loro programmazione, auspicando possibilità di collaborazione anche per una possibile stagione estiva.
Le proposte sul tavolo. Tra le proposte emerse vi sono l’armonizzazione delle programmazioni, anche per evitare sovrapposizioni, il rafforzamento delle singole identità di ciascun teatro, lo studio di stagioni estive all’aperto. Tra le ipotesi anche la creazione di una “card teatrale” in grado di offrire l’accesso a una serie di luoghi convenzionati da individuare.
“Il confronto regolare con teatri e cinema rappresenta un’occasione per costruire momenti e progettualità condivisi – ha concluso l’assessore – senza disperdere la ricchezza delle diverse identità, ma con la lungimiranza di costruire insieme un’offerta sempre più integrata, facilmente fruibile e completa”.