Anche a novembre l’Italia continua ad essere il fanalino di coda tra i cinque maggiori Paesi europei sul mercato delle automobili elettriche con una quota sul complessiva delle vendite pari al 9,8%, assai distante da Germania (39,4%), Regno Unito (27,7%) e Francia (24,4%) e dietro anche alla Spagna (11,1%). Lo sottolinea Unrae-Confcommercio commentando i dati diffusi da Acea e relativi appunto ai risultati del mercato automobilistico nel mese scorso.
“Chiediamo al Governo – afferma il direttore generale, Andrea Cardinali – di dare una direzione chiara al mercato sull’accoglimento delle nuove tecnologie, altrimenti l’Italia continuerà ad essere l’unico Paese europeo che retrocede nelle vendite di auto con la spina, e resterà fanalino di coda non solo fra i 5 major markets europei ma anche rispetto a mercati secondari, rallentando la transizione energetica”.
Quattro le proposte dell’Unrae in merito:
– potenziare gli incentivi all’acquisto di autovetture per il rinnovo del parco circolante almeno fino al 2026 per privati e aziende;
– elaborare una politica infrastrutturale per la ricarica elettrica e il rifornimento di idrogeno;
– rivedere l’impianto fiscale del settore modulando detraibilità Iva e deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2 per le auto aziendali;
– pianificare rapidamente una riconversione industriale della filiera automotive e della componentistica per riportare il nostro Paese a essere un riferimento a livello europeo.
Nel complesso il mercato europeo ha fatto registrare un rialzo a doppia cifra (+17,4%), il quarto consecutivo dopo tredici segni meno, a conferma del trend positivo iniziato ad agosto. Crescono a due cifre i mercati di Germania (+31,4%), Regno Unito (+23,5%), Italia (+14,7%) e Spagna (+10,3%), mentre la Francia si ferma a +9,8%.