DESIO – Emanuela Maccariani, direttore tecnico della Nazionale di ginnastica ritmica, è stata deferita alla giustizia sportiva. Con lei anche la sua vice Olga Tishina. Lo riferisce l’Ansa spiegando che oggi è stato inviato l’avviso dalla Procura federale della Federazione Ginnastica d’Italia a seguito delle indagini sui presunti maltrattamenti ai danni delle atlete.
Il Procuratore federale era proprio venuto a Desio nel mese di novembre per interrogare tutte le parti in causa. Due giorni per cercare di fare chiarezza e ricostruire rapporti ed episodi anomali. Aveva inoltre dichiarato che sarebbe stato necessario almeno un mese di lavoro per arrivare alle conclusioni. Il 29 dicembre ha poi depositato l’esito del suo lavoro.
Al direttore tecnico della Nazionale e alla sua vice viene contestato, secondo l’Ansa, la violazione dell’articolo 2 del regolamento di Giustizia e Disciplina, in relazione all’articolo 7 del Codice Etico FGI e all’articolo 2 del Codice di Comportamento Sportivo del Coni. In particolare, l’addebito nei loro confronti è quello di aver adottato, nel periodo compreso fino all’estate 2020, “metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità, ponendo in essere pressioni psicologiche e provocando in alcune ginnaste l’insorgere di disturbi alimentari e psicologici”.
Il deferimento, naturalmente, non equivale alla condanna. Vale sempre la regola della presunzione di innocenza. Maccarani e Tishina potranno ora presentare la loro linea difensiva entro 20 giorni o, addirittura, potranno chiedere di essere ascoltate. Poi l’ultima parola spetterà al tribunale federale. Una eventuale condanna può andare dalla semplice ammenda, alla sospensione (da 15 giorni fino a 2 anni) o, nella peggiore delle ipotesi, fino alla radiazione.
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Novembre 28, 2024