MILANO – Promuovere interventi e azioni finalizzate a incrementare l’offerta residenziale in affitto a canoni sostenibili. È tra gli obiettivi delle linee di indirizzo dell’asse Housing sociale, approvate dalla Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore alla Casa e Housing sociale, Alan Christian Rizzi.
Una misura, dal valore di 48.543.924 euro, che intende ridurre significativamente il disagio abitativo dei nuclei familiari aventi una capacità economica che non consente né di sostenere un canone di locazione o un mutuo sul mercato abitativo privato, né di accedere effettivamente a un servizio abitativo pubblico. Problematica espressa da significative fasce della popolazione della classe media, aventi di norma un Isee compreso tra 16.000 e 40.000 euro.
“Nei tanti sopralluoghi effettuati – ha detto l’assessore Rizzi – mi sono reso conto che non può esserci una ricetta uguale per tutti. Ogni contesto ha problemi diversi e necessita di soluzioni su misura. Inoltre, non basta assegnare una casa, ma occorre prevedere servizi utili per i residenti. Misure come questa rispondono alle esigenze di chi ha redditi troppo alti per poter accedere alle graduatorie popolari, ma troppo bassi per poter pensare all’acquisto di una casa. Nostro compito è sostenere anche questa fascia soprattutto i giovani”.
La delibera, in attuazione dell’asse Housing sociale del Piano regionale dei servizi abitativi 2022-2024, individua le seguenti linee di indirizzo:
– incentivazione alla messa a disposizione, in locazione permanente e transitoria, di patrimonio immobiliare pubblico e privato;
– abbattimento dei costi per la realizzazione di alloggi nell’ambito degli interventi di edilizia convenzionata in locazione;
– promozione del partenariato pubblico privato (PPP) per favorire interventi di rigenerazione urbana dei quartieri popolari;
– attivazione di percorsi finalizzati all’acquisto della prima casa del nucleo familiare.
Saranno interessati i Comuni a più alta tensione abitativa della Lombardia.