DESIO – Due vicende intriganti, un giornalista amante dei gialli e una vita dedicata al ‘Quarto Potere’. Sabato 14 gennaio alle 15.30, nella Sala SoStare della biblioteca civica (via Cavalieri di Vittorio Veneto) l’autore Adriano Todaro illustra due tra le sue opere più note: ‘Delitto a Nova Milanese’ e ‘Uno sporco anello’, due volumi che raccontano alcuni delitti irrisolti della storia repubblicana avvenuti tra il 1944 e il 2007.
“Delitto a Nova Milanese” (anno 2020). Una donna uccisa, una stage avvenuta nel 1944. E poi servizi segreti più o meno deviati, ‘ndrangheta, massoneria e rifiuti illeciti. Un vecchio giornalista disilluso, ma caparbio tra Nova Milanese, Desio, la Costiera Amalfitana e la Calabria.
“Uno sporco Anello” (anno 2022). Romanzo di giornali e giornalisti, di guerra atroce e di pace sofferta, di trame occulte e delitti inspiegabili. E un misterioso Anello. Sarajevo 1993: un giovane giornalista è inviato dalla sua agenzia di stampa a seguire il lungo assedio della città a opera dei militari serbi. In un Paese dilaniato da una guerra civile fratricida, a pochi chilometri da casa nostra, il giornalista, oltre all’oscenità di quella guerra, scopre il più bieco dei traffici, quello degli organi umani.
Milano 2007: dopo 14 anni da quelle tragiche e disumane vicende, il giornalista segue il caso del ritrovamento di una ragazza assassinata. Riaffiorano i fantasmi del passato e con essi le vicende che hanno visto il nostro Paese al centro di una trama ordita per affossare la democrazia. Con un finale sofferto, inaspettato e tragico.
Adriano Todaro è nato a Nova Milanese nel 1942. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche e ha lavorato all’Unità e all’agenzia Ansa. “Uno sporco anello” (2022) è il dodicesimo libro che scrive, ma è il primo libro di finzione completa. Per i tipi dell’editrice ‘ZeroBook’ ha scritto: “Neuroni in fuga” (2017), “Dizionario politico sociale di Nova Milanese” (2018) e la ristampa di “Autobianchi: vita e morte di una fabbrica” (2018), originariamente scritto nel 1993, “Delitto a Nova Milanese” (2020).