Il 2022 si chiude con una stangata sul fronte dei prezzi, con l’inflazione che a dicembre, seppur in leggera riduzione, rimane ancora a livelli elevatissimi e segna un +11,6% su base annua, il dato più alto degli ultimi 37 anni. Lo afferma Assoutenti, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat.
“La lieve discesa dell’inflazione registrata nell’ultimo mese non appare sufficiente, perché i prezzi al dettaglio rimangono ancora a livelli altissimi, e sono destinati a crescere ulteriormente nelle prossime settimane per effetto dello stop al taglio delle accise sui carburanti – spiega il presidente Furio Truzzi – Particolarmente allarmanti i numeri dell’Istat relativi ai prodotti alimentari, che a dicembre segnano un +13,1%, portando la media annua del comparto a quota +9,1%: tradotto in cifre, significa che solo per il cibo una famiglia nel 2022 ha speso 513 euro in più rispetto all’anno precedente, spesa che sale a +700 euro annui se si considera un nucleo con due figli”.
“Di fronte a tali dati chiediamo al Governo Meloni di inserire l’emergenza prezzi tra le priorità dell’esecutivo, varando il taglio dell’Iva sui beni primari come alimentari e generi di prima necessità, e intervenendo sulla tassazione relativa ai carburanti, seguendo l’esempio del suo predecessore Draghi e tagliando le accise che pesano sui costi di una moltitudine di prodotti, considerato che in Italia l’85% della merce viaggia su gomma” – conclude Truzzi.