MONZA – Gli agenti di Polizia locale hanno stilato il primo report relativo all’attività di videosorveglianza avviata in città e relativa al monitoraggio dell’abbandono dei rifiuti nell’anno 2022.
Durante il periodo di osservazione sono state prese in carico 333 segnalazioni di abbandoni rifiuti, a seguito delle quali 94 persone sono state sanzionate e 2 denunciate.
Ad oggi sono tre gli impianti installati in città di cui due attivi dal mese di novembre: uno nella zona al confine con il territorio di Cinisello Balsamo e due nel quartiere di via San Rocco, verso viale delle Industrie, mentre altri strumenti di video sorveglianza verranno aggiunti prossimamente.
“Dopo il posizionamento delle telecamere il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in quelle aree si è ridotto notevolmente quasi azzerandosi”, spiegano dal Comando. In particolare grazie a uno degli impianti considerati gli agenti sono riusciti ad identificare una persona che sversava rifiuti in modo continuativo nella stessa area. L’attività di controllo, a seguito della visione dei filmati, è consistita in un lavoro puntuale fino all’identificazione del trasgressore che è stato sanzionato per i vari abbandoni che aveva effettuato.
Anche la seconda telecamera ha consentito di rilevare i responsabili con le conseguenti sanzioni per i trasgressori, responsabili – in questo caso – di abbandono di rifiuti urbani domestici indifferenziati.
La terza telecamera, posta ai confini con Cinisello Balsamo appunto, ha rilevato l’alternarsi in modo particolarmente intenso di persone che abbandonano i rifiuti: in questo caso le rilevazioni hanno consentito di elevare 17 verbali al Testo Unico Ambientale; 36 connessi al Regolamento Comunale di Polizia Urbana e 1 verbale relativo al Codice della Strada.
Le sanzioni. La normativa vigente in materia di abbandono rifiuti da parte di privati cittadini prevede sanzioni da 300 a 3.000 euro se l’abbandono è relativo a rifiuti non pericolosi, fino a raddoppiare per i rifiuti pericolosi, mentre per l’abbandono di rifiuti effettuato da società è prevista la denuncia presso l’autorità giudiziaria con ammende fino a 26.000 euro e con il possibile arresto fino a 2 anni.