MONZA – Dopo gli accumulatori seriali di animali, conosciuti come animal hoarders, adesso ci sono anche gli “abbandonatori seriali” di animali, in questo caso di conigli.
Tutto comincia il 14 gennaio, quando una volontaria dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali) viene allertata sul ritrovamento al Parco di Monza di due conigli nei pressi del laghetto nella Valle dei Sospiri, vicino all’ingresso della Madonna delle Grazie. Sono talmente domestici e impauriti da rimanere immobili mentre alcuni bambini li accarezzano. Recuperati dall’Enpa e portati al rifugio di via San Damiano, si rivelano essere due maschi di giovane età, 6-7 mesi circa, di taglia media, molto docili e in buona salute.
Quattro giorni dopo, il 18 gennaio, al servizio di zooprofilassi dell’Ats, arriva la segnalazione di quattro conigli abbandonati alla Cascina del Sole; il segnalante afferma di aver visto una donna, dai tratti sudamericani, abbandonarli e dire di averne altri 15 di cui liberarsi nello stesso modo. Anche questi conigli arrivano al rifugio di via San Damiano. Si tratta di quattro femmine, molto simili ai precedenti, anche loro in buona salute.
È ancora il Parco il teatro del terzo ritrovamento, avvenuto il 24 gennaio, e sono ancora quattro, due maschi e due femmine. Anch’essi una volta recuperati trovano casa presso il settore erbivori del rifugio gestito dall’Enpa di Monza e Brianza.
Il quarto – e si spera ultimo – ritrovamento, viene fatto da parte dei Park Angel nei pressi del laghetto della Villa Reale: anche in questo caso sono 4 esemplari, due maschi e due femmine.
Tutti i 14 conigli sono molto domestici e quindi totalmente inadatti alla vita selvatica: se non fossero stati recuperati per tempo il loro destino sarebbe stato segnato. Purtroppo sono molte le persone che pensano di dare la libertà a questi animali, convinti che se la caveranno con le risorse naturali ma così non è. Per questo invitiamo chiunque trovi uno di questi esemplari a segnalarlo prontamente alle autorità competenti (Polizia locale, ATS, GEV, Park Angels, ENPA). Vale la pena di ricordare che l’abbandono di qualsiasi animale domestico è un reato punibile per legge.
I conigli rientrano tristemente tra i pet più abbandonati, e anche la nostra zona non fa eccezione, con un numero di abbandoni e cessioni quasi superiore a quello dei cani. Al rifugio di Monza arrivano conigli in condizioni pessime, con denti mai curati, pododermiti e con peli talmente pieni di nodi da impedirne la deambulazione, segno di una pessima gestione. Questo succede perché sono gli animali comprati con più leggerezza in quanto considerati, del tutto erroneamente, “facili” sostituti di cani e gatti, ignorando che si tratta invece di animali delicati che richiedono specifiche cure e che hanno esigenze molto particolari.
Spesso vengono venduti dai negozianti e nelle fiere corredati di gabbietta, dove molti di loro finiscono rinchiusi a vita. Altrettanto spesso vengono alimentati in maniera totalmente inappropriata con mangimi di scarsa qualità composti da semi e cereali, con conseguenze disastrose per la salute. Se invece vengono rispettate le sue esigenze etologiche, il coniglio si rivela un piacevolissimo animale da compagnia, affettuoso e docile, indipendentemente dalla taglia.
I 14 conigli abbandonati al Parco sono stati separati per sesso in attesa della loro sterilizzazione e sono andati a infoltire il peraltro già numeroso gruppo, una quindicina di esemplari, ospitato al parco rifugio di via San Damiano. Tutti loro cercano una casa. Chi fosse interessato all’adozione può scrivere a selvatici@enpamonza.it.