DESIO – Cancro Primo Aiuto onlus è attiva da anni in prima linea a fianco di Regione Lombardia come supporto concreto per le strutture ospedaliere del Sistema Sanitario Nazionale, attraverso iniziative e donazioni.
Anche quest’anno, dunque, prosegue con forza le collaborazioni con gli ospedali lombardi e, dopo la donazione di un ecografo all’Asst Lecco, arriva ora a Desio, con un altro importante lascito. Asst Brianza sarà, infatti, dotata di un ecografo ed un elettrocardiografo di ultima generazione, destinati all’Ospedale Pio XI di Desio, oltre che di una vettura adibita all’assistenza domiciliare, 5000 mascherine FFP2 e uno schermo LCD per la sala d’attesa del Hospice, con sede a Giussano.
I macchinari forniti garantiranno un approccio innovativo ed integrato dei casi, dalla diagnostica al monitoraggio delle patologie tumorali. Al contempo, i materiali per l’Hospice intendono offrire un sostegno a 360° per i malati di cancro e le rispettive famiglie.
Questa campagna è diretta prosecuzione delle diverse iniziative condotte da CPA a partire dall’anno 2020 in tutte le principali strutture della sanità pubblica (ASST Brianza, ASST Pavia, IRCCS San Gerardo di Monza, GOM Niguarda) e si svilupperà costantemente anche nei prossimi mesi.
Annuncia Flavio Ferrari, amministratore delegato di Cancro Primo Aiuto: “Crediamo molto in questo progetto, Asst Brianza è la più grande struttura della Lombardia e l’ospedale di Desio necessita un supporto forte, stiamo facendo di tutto per raggiungere questo obiettivo attraverso risposte concrete”.
“Siamo grati a Cancro Primo Aiuto per la donazione delle tecnologie – aggiunge Marco Trivelli, direttore generale della Asst Brianza -. Il nostro rapporto con Cancro Primo Aiuto è consolidato: basti pensare alle diverse donazioni fatte nel tempo ai nostri ospedali e al suo straordinario supporto alla riqualificazione della viabilità di accesso al Pronto soccorso di Desio, che ci impegniamo a sostenere ulteriormente e in modo deciso. Anche grazie alla collaborazione con Cancro Primo Aiuto possiamo immaginare la nostra offerta di salute sempre più innovativa”.