MONZA – Aumentano, grazie al protocollo di legalità firmato nella prefettura di Monza e della Brianza, i controlli preventivi anti-mafia sui lavori per la realizzazione delle tratte funzionali B2 e C dell’Autostrada Pedemontana Lombarda, che consistono nella riqualificazione di un tratto della ex strada statale-SS 35.
Tra le misure previste dall’intesa – firmata dal prefetto Patrizia Palmisani, dai referenti delle società ‘Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A.’, ‘Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A.’ e ‘Pedelombarda Nuova Società Consortile per Azioni’, dal direttore dell’ispettorato territoriale del Lavoro di Milano-Lodi e dai referenti delle organizzazioni sindacali Fillea CGIL, Filca CISL e Feneal UIL – l’estensione del regime delle informazioni antimafia rilasciate dalla prefettura a tutte le imprese delle filiere coinvolte nei lavori, a prescindere dalle fattispecie contrattuali o dall’oggetto, dalla durata, da condizioni e modalità di esecuzione e dagli importi, salvo – in questo caso – le acquisizioni di materiali di consumo di pronto reperimento, soggette a controlli a partire dalla soglia dei 9mila euro.
Una banca-dati informatica, alla quale avranno accesso la prefettura e i componenti del gruppo interforze antimafia (Gia) territoriale, raccoglierà le informazioni sui soggetti che interverranno nei processi per la progettazione e realizzazione dell’opera. La stessa prefettura attiverà una cabina di regia che avrà il compito di monitorare le attività legate al protocollo, e valutare eventuali problematiche applicative, rispetto alle quali – in particolare per quanto riguarda l’individuazione delle filiere sottoposte a controllo – si terrà conto degli indirizzi espressi dall’ANAC e delle indicazioni del Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari (Ccasiip).
Un ulteriore tavolo, da attivare sempre nell’ambito del protocollo, si occuperà di monitorare i flussi di manodopera, con attenzione particolare a modalità di assunzione, rispetto delle normative di settore e sicurezza sul lavoro delle persone occupate nei cantieri e più in generale nelle attività per la realizzazione delle tratte.
“Il protocollo di legalità rappresenta un nuovo punto di partenza nel contrasto all’infiltrazione della criminalità organizzata in questa provincia, in un settore come quello delle grandi opere infrastrutturali che storicamente ha sempre attratto gli interessi delle mafie – ha commentato la firma dell’intesa il prefetto Palmisani -, le misure previste consentiranno di estendere i controlli antimafia normalmente svolti nell’ambito delle gare pubbliche anche ai contratti tra operatori privati, che in caso di esito negativo potranno essere risolti anche in un momento successivo a quello della stipula, così da garantire al massimo il corretto utilizzo e la legittima destinazione dei fondi pubblici”.