L’emergenza prezzi non è ancora superata, e il ribasso dell’inflazione registrato a gennaio è un rimbalzo tecnico dovuto alla discesa delle tariffe dei beni energetici specie sul mercato tutelato. Lo afferma Assoutenti, commentando con preoccupazione i dati forniti oggi dall’Istat.
“In tema di prezzi e inflazione è ancora presto per cantare vittoria – spiega il presidente Furio Truzzi – Le dinamiche dei listini mostrano ancora incrementi pesanti per beni primari come gli alimentari, che a gennaio salgono del +12,6%: tradotto in soldoni, significa che una famiglia con due figli si ritrova a spendere +969 euro annui solo per il cibo, +711 euro la famiglia “tipo”. Solo grazie alla riduzione dei prezzi dei beni energetici l’inflazione appare più contenuta, ma questo non può certo bastare: è necessario che il Parlamento rafforzi i poteri del Garante dei prezzi e della commissione di allerta rapida sui prezzi, lavorando con le associazioni dei consumatori per studiare le misure strutturali da intraprendere per calmierare i listini al dettaglio e soprattutto contrastare le speculazioni che ancora oggi si registrano nel nostro paese sul fronte dei prezzi” – conclude Truzzi.