LISSONE – Ieri, giovedì 23 febbraio, la Provincia di Monza e Brianza ha incontrato gli studenti dell’I.I.S. G. Meroni di Lissone all’interno di un’iniziativa di sensibilizzazione a sostegno degli amministratori locali sul tema degli atti intimidatori promossa dal Ministero dell’Interno e realizzata d’intesa con il Ministero dell’Istruzione.
Si tratta di un progetto di respiro nazionale che, all’interno del territorio lombardo, coinvolge quattro istituti, che hanno la possibilità di intraprendere un percorso formativo ed informativo che prevede una stretta condivisione d’intenti con il mondo della scuola e delle giovani generazioni, per una puntuale sensibilizzazione sui temi del rapporto con le istituzioni, del rispetto delle regole di vita democratica e della prevenzione del fenomeno intimidatorio.
Gli incontri intendono quindi costituire uno spazio di confronto, approfondimento e sensibilizzazione su un tema, quello dell’intimidazione nei confronti non solo delle amministrazioni ma più in generale dell’autorità, che oggi risulta molto attuale. Pensiamo ad esempio ai diversi episodi di violenza che si sono registrati negli ospedali del territorio negli ultimi mesi, ma anche a quanto l’utilizzo sempre più massiccio e diffuso dei social network agevoli grandemente condotte denigratorie e minacciose, che spesso si gonfiano di una potenzialità offensiva e di una pervasività particolarmente intensa, grazie anche all’anonimato permesso dalla comunicazione digitale.
A parlare ai ragazzi, presso la Biblioteca Bermani, sono stati il segretario generale della Provincia di Monza e della Brianza, Sandro De Martino, il segretario generale del Comune di Lissone, Francesco Bergamelli, l’assessore all’istruzione del Comune di Lissone, Carolina Minotti, il consigliere comunale Elio Talarico e l’ex sindaco del Comune di Racalmuto (Agrigento), professor Emilio Messana. Gli argomenti trattati in questo primo appuntamento sono stati il ruolo e le funzioni degli enti locali, il funzionamento dei sistemi elettorali e le modalità di partecipazione dei cittadini alla vita democratica del paese, con un focus particolare sugli strumenti a disposizione di chi sta al di fuori delle amministrazioni per far sentire la propria voce.
A questo seguirà un altro incontro il 2 marzo, in cui gli studenti potranno ascoltare la testimonianza diretta della Polizia Postale, dell’Arma dei Carabinieri, della Questura e della Guardia di Finanza, che illustreranno caratteristiche e conseguenze delle azioni intimidatorie, soprattutto quando perpetrate tramite i social network. Il percorso formativo terminerà con un momento di approfondimento finale e con la realizzazione di un video da parte dei ragazzi dell’istituto.