Nel 2022 il Pil italiano è cresciuto in volume del 3,7% mentre ai prezzi di mercato è stato pari a 1.909,154 miliardi di euro, con un aumento del 6,8% rispetto all’anno precedente. Lo ha comunicato l’Istat nello studio “Pil e indebitamento delle amministrazioni pubbliche nel 2022” spiegando che dal lato della domanda interna nel 2022 si è registrato, in termini di volume, un incremento del 9,4% degli investimenti fissi lordi e del 3,5% dei consumi finali nazionali. Per quel che riguarda i flussi con l’estero, le esportazioni di beni e servizi sono salite del 9,4% e le importazioni dell’11,8%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito positivamente alla dinamica del Pil per 4,6 punti percentuali, mentre l’apporto della domanda estera netta è stato negativo per 0,5 punti e quello della variazione delle scorte per 0,4 punti. Il valore aggiunto ha registrato aumenti in volume del 10,2% nelle costruzioni e del 4,8% nelle attività dei servizi. In contrazione dell’1,8%, invece, agricoltura, silvicoltura e pesca e dello 0,1% l’industria in senso stretto.
Quanto alla pressione fiscale complessiva, nel 2022 è risultata pari al 43,5%, in aumento rispetto all’anno precedente, per effetto della crescita delle entrate fiscali e contributive (+7%), superiore rispetto a quella del Pil a prezzi correnti (+6,8%).