metrotranvia a 15 giorni dall’apertura del cantiere, non sono sorrisi per tutti. Una serata caratterizzata anche da critiche quella organizzata dall’amministrazione comunale nella serata di martedì nella sala civica “Monsignor Gandini”. Presenti, oltre al sindaco Alberto Rossi, anche Beatrice Uguccioni, consigliere delegato alla Mobilità per la Città Metropolitana di Milano, che di fatto gestisce tutto l’appalto per la realizzazione della linea Milano-Seregno.
Un’opera tutt’altro che economica, visto che il costo complessivo è di circa 260 milioni di euro, con la fetta più grossa stanziata dallo Stato (160 milioni) e il resto suddiviso tra Città Metropolitana, Provincia di Monza e Brianza e i vari Comuni attraversati dalla tratta.
Per quanto riguarda Seregno l’impegno è di circa 2 milioni di euro. Le fermate in città saranno quattro, con una distanza media di circa 540 metri tra una e l’altra. Pochi dubbi, anche per quanto riguarda il tracciato: Seregno rappresenta la parte finale della metrotranvia. Ospiterà un deposito al confine con Desio, ma anche quattro fermate che, dal quartiere di San Carlo, raggiungeranno la stazione ferroviaria. Come e dove, per quanto riguarda quest’ultimo step, non si sa. Contatti ancora in corso tra tutte le parti coinvolte, compresa Rfi. “Io avrei voluto utilizzare per il tram uno dei binari morti della stazione – ha spiegato il sindaco Alberto Rossi -, ma Rfi non ce lo concede”. Di fatto a oggi, salvo novità, i passeggeri che scendono dal tram al capolinea di Seregno dovranno percorrere circa 300-400 metri a piedi per raggiungere la stazione. Soluzione che, nel corso della serata, è stata ampiamente contestata.
I tecnici presenti alla serata hanno comunque voluto tranquillizzare i presenti per quanto riguarda l’esecuzione dei lavori. L’intera opera è stata suddivisa in “micro cantieri” proprio per ridurre al massimo l’impatto sul territorio. Gli accessi per i residenti e per i pedoni saranno sempre garantiti, la durata di ogni micro cantiere è limitata: non più di 3 mesi. L’unica opera davvero importante, che durerà quasi per i 38 mesi totali di realizzazione della linea, è il deposito al confine con Desio, ma in un’area che non ha alcun impatto per la viabilità e la vivibilità della città.
Uguccioni ha anche spiegato che per la messa in esercizio della linea è previsto l’acquisto di 18 nuovi tram. La linea sarà a doppio binario fino a Calderara (Paderno Dugnano), poi a binario singolo fino a Seregno, salvo la possibilità di interscambio agli incroci. Priorità anche ai semafori per velocizzare il trasporto rispetto a quello che potrebbe essere il servizio dei bus.
L’incontro è servito anche per capire qualcosa in più sulla capacità di trasporto. Uno studio di MM Spa stima in circa 250 i passeggeri seregnesi che utilizzeranno il tram ogni ora. Per raggiungere Milano (zona piazzale Maciachini) saranno necessari 58 minuti. Sarà disponibile un tram ogni 10 minuti nelle ore di punta e uno ogni 30 minuti nella cosiddetta “fascia morbida”, ovvero dalle 9 alle 17. Ogni tram potrà trasportare fino a 190 passeggeri. Quattro le fermate cittadine. Per qualcuno si tratta di una opportunità, la maggior parte dei presenti in sala ha tirato le somme: il treno è più competitivo.