I carabinieri della Stazione di Carate Brianza hanno eseguito una ordinanza di applicazione della misura cautelare del collocamento in comunità educativa emessa dal Gip del Tribunale per i minorenni di Milano nei confronti di un rapinatore 17enne che lo scorso mese di ottobre, in soli due giorni, in Brianza si era reso responsabile di tre violente azioni criminali commesse nei confronti altrettante vittime.
In particolare il giovane, la sera del 23 ottobre 2022, attorno alle 23, nel percorrere a piedi via Buttafava di Carate Brianza, aveva ingaggiato un passante di dieci anni più grande e puntandogli un coltello dalla grossa lama, gli aveva intimato di consegnargli il portafogli per poi, una volta ottenuto, fuggire lungo via Dante Cesana e far perdere le proprie tracce.
Nella nottata successiva, attorno alle 3, aveva prima tentato di rapinare, senza successo, il Mc Donald’s di Verano Brianza e poi, attorno alle 5, aveva di nuovo tentato il colpo in un bar di Carate B.za dove la titolare, una 52enne che in quel momento si trovava sola intenta a preparare l’apertura del locale, nonostante fosse stata colta di sorpresa, aveva comunque trovato la forza e il coraggio di reagire alla minaccia armata del giovane. La coraggiosa barista, che durante la colluttazione indietreggiando era inciampata e rovinata a terra, si era difesa con una sedia e era riuscita a far desistere il 17enne dal suo intento delittuoso.
Dopo quegli eventi, i carabinieri hanno raccolto le denunce delle vittime e hanno potuto constatare numerosi tratti comuni, in primis la descrizione fisica del ragazzo: alto circa 180 cm, di corporatura robusta con scarpe Adidas bianche, pantaloni neri e un giubbotto “bomber” a fantasia mimetica. Successivamente, raccogliendo ulteriori testimonianze e visionando i filmati degli impianti di videosorveglianza, nonostante il giovane agisse a volto coperto, gli investigatori dell’Arma, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano, sono riusciti a ricostruire le dinamiche delle azioni e a raccogliere gravi e concordanti indizi di reità nei confronti del 17enne, sugellati anche dalla perquisizione domiciliare nel corso della quale sono stati rinvenuti proprio gli indumenti indossati durante le azioni.
Nei giorni scorsi il giovane, sul quale gravano ulteriori precedenti per reati contro la persona, è stato prelevato dai carabinieri presso l’abitazione di famiglia e trasferito in una comunità rieducativa minorile lombarda.