Tra febbraio e aprile la ristorazione ha bisogno di oltre 140mila figure professionali, più della metà dei lavoratori di cui ha bisogno l’intero settore turistico (210mila). È il calcolo di Fipe-Confcommercio, secondo la quale i livelli di occupazione non sono ancora tornati a quelli registrati prima dello scoppio della pandemia, nonostante la ripresa dei consumi degli ultimi due anni. Ma trovarli non è facile: per il 30% delle figure richieste ciò dipende dal numero ridotto di candidati, mentre per il 13,8% il motivo principale è l’inadeguatezza dei curricula presentati.
La Federazione, che proprio per far incontrare domanda e offerta, ha organizzato la seconda edizione del “Fipe Talent Day” calcola che il settore conta oggi circa 800mila dipendenti. La figura più ricercata è quella del cameriere di sala (se ne cercano circa 55mila), seguono cuochi e aiuto cuochi (circa 30mila), banconisti di bar (15.610) e di gelateria (10.040). Per circa il 70% delle posizioni è richiesta esperienza nel settore
“Quella del Talent Day è un’iniziativa che si è resa sempre più necessaria. È fondamentale – ha dichiarato Aldo Cursano, vicepresidente vicario di Fipe e presidente di Confcommercio Toscana – sviluppare una strategia condivisa con istituzioni, parti sociali e imprese per avvicinare soprattutto le nuove generazioni, superando definitivamente una logica di mero assistenzialismo che ha reso sempre più complicato l’incontro tra domanda e offerta”.