MONZA – A seguito delle indagini condotte dal Comando di via Marsala è stato identificato l’investitore del ciclista che alla fine di gennaio fu trasportato in codice giallo al Pronto Soccorso del San Gerardo, dopo un urto in via Borgazzi. Il conducente era poi fuggito senza prestare assistenza.
Sul luogo dell’incidente, avvenuto intorno alle 6 del mattino, gli agenti avevano rinvenuto pezzi sparsi di carrozzeria compatibili con un quadriciclo leggero (microcar), mentre la bicicletta presentava danni da far presupporre un urto frontale. Il ciclista, residente a Monza, sentito poco dopo in ospedale, non ricordava nulla se non di essere stato investito e poi di essersi ritrovato a terra.
Dopo una prima infruttuosa perlustrazione della zona limitrofa e alla ricognizione delle telecamere attive, la Centrale Operativa nelle ore successive aveva ricevuto la segnalazione di una donna che richiedeva l’intervento degli agenti per rilevare i danni subiti dalla sua microcar in sosta.
Giunta sul posto la pattuglia constatava che il quadriciclo era fortemente danneggiato nella parte anteriore, con alcuni pezzi mancanti: i danni non parevano riconducibili a un atto vandalico, pur sostenendo la donna che la microcar era stata ritrovata in sosta in tali condizioni.
Gli agenti, verificando che le parti mancanti erano compatibili con i pezzi di carrozzeria rinvenuti sulla strada dell’iincidente nella stessa mattinata, procedevano al sequestro penale del veicolo.
Dalle indagini eseguite dall’Ufficio Polizia Giudiziaria e dall’Ufficio infortunistica stradale del Comando, in collaborazione con il Nucleo Investigativo della Polizia Locale di Milano, è emerso che l’autore del fatto era il fidanzato della figlia minorenne della donna.
La ragazza, infatti, solo dopo aver appreso che il mezzo era rimasto coinvolto in un incidente stradale con feriti e con fuga della controparte, aveva ammesso di aver prestato il quadriciclo al fidanzato – monzese maggiorenne – per recarsi ad una festa a Milano.
Il ragazzo su convocazione si è presentato in Comando dove ha ammesso di essere stato il conducente della microcar pur non sapendo fornire elementi circa la dinamica dell’incidente. Gli atti, con il deferimento dell’indagato in stato di libertà, sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Monza.