SEREGNO – Una diffida inviata a tutti i Comuni soci di Aeb, affinché compiano un passo indietro nell’operazione di aggregazione industriale con A2A. E, insieme, un avvertimento: in caso di inottemperanza è già pronta una nuova battaglia legale con tanto di richiesta danni. E’ la nuova iniziativa di Tiziano Mariani (leader della lista civica “Noi x Seregno”) che ora allarga il fronte della battaglia contro l’aggregazione Aeb-A2A. Se finora, per anni, lo scontro ha riguardato esclusivamente il territorio seregnese, ora il campo viene esteso a gran parte della Brianza.
Un passaggio piuttosto scontato, che finora è stato soltanto rinviato nel tempo. Il primo obiettivo, del resto, è stato quello della guerra seregnese, visto che il Comune quando ha deciso di dare il via all’operazione industriale con A2A, deteneva il 54 per cento delle azioni di Aeb e, pertanto, poteva decidere liberamente da solo la strategia.
La stessa delibera votata da Seregno, però, è stata approvata dai Comuni soci in Aeb. E, considerando, che la giustizia amministrativa si è già espressa negativamente, riconoscendo le ragioni di Tiziano Mariani e quelle delle aziende che avevano presentato ricorso, ecco che ora il consigliere comunale seregnese chiede a tutti quelli che hanno alzato la mano di rivedere la decisione alla luce delle sentenze depositate.
Non proprio una semplice esortazione: si tratta di una diffida vera e propria inviata ai sindaci (Barlassina, Besana in Brianza, Bovisio Masciago, Cogliate, Limbiate, Lissone, Seveso, Triuggio, Varedo, Verano Brianza) con l’assistenza del professor Antonio Carullo, avvocato di primo piano a livello nazionale nel campo del diritto amministrativo. E’ lo stesso che ha permesso di vincere la battaglia legale, contro ogni pronostico, in quello scontro impari che si è svolto in questi anni.
La diffida stabilisce anche un termine perentorio: 30 giorni a far data dal 24 marzo, giorno in cui l’atto è stato notificato ai Comuni interessati. Poi scatterà l’azione legale.
La determinazione di Mariani in questa battaglia è ben nota, ora è messa anche nero su bianco: in questo stesso atto di diffida, oltre ai Comuni, figurano anche altri destinatari che non potranno cestinare così facilmente quanto ricevuto. Si tratta della Procura della Repubblica (che aveva notificato un’informazione di garanzia a diverse figure chiave dell’operazione), della Corte d’Appello di Milano, della Corte dei Conti (a cui Mariani chiede di verificare se la condotta di chi ha votato la delibera ha causato danno erariale).
A Seregno il vicesindaco Roberto Marini in Consiglio comunale aveva spiegato che ormai sono scaduti i termini per rivedere l’operazione Aeb-A2A e che è impossibile fare un passo indietro. Di certo bisognerà però fare i conti anche con il passo avanti di Mariani che a molti, con la prospettiva di una battaglia legale alle porte e con responsabilità individuali da accertare, non farà dormire notti tranquille.
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Novembre 26, 2024