Come ogni anno, in occasione delle festività pasquali, sono molti gli italiani “fuori sede” (studenti, insegnanti, lavoratori) che si preparano a tornare a casa, per festeggiare insieme ai propri cari. Ma, a rovinare la festa, vi sono i costi salati dei trasporti, che risultano spesso più che raddoppiati rispetto ad altri periodi dell’anno.
L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha effettuato, in tal senso, uno studio sul costo dei trasporti durante il periodo delle festività pasquali. Nell’indagine sono state monitorate le principali tratte e analizzati i costi dei biglietti di treni, aerei e pullman per un viaggio nel week end di Pasqua (7-11.04.2023), mettendoli a confronto con i costi per un viaggio in un week end di marzo (17-20.03.2023).
Nel dettaglio, dallo studio è emerso che i costi di un viaggio in treno alta velocità per un adulto, in seconda classe e con la tariffa economica (che permette il cambio, ma non il rimborso), aumentano mediamente del 4%. Risultano notevolmente più elevati i rincari sulle tratte con partenza da Milano verso Bologna, Firenze e Napoli, con aumenti medi di circa il 25%.
Anche nel caso dei biglietti aerei si registrano dei rincari elevati per quasi tutte le tratte analizzate, con aumenti medi del 90%. In particolare, le tratte Roma – Bari e Milano – Bari segnano rincari rispettivamente del +240% e del +89%.
La tipologia di viaggio in cui si registra la maggiore differenza di prezzo è il pullman, forse perché più economica e, quindi, maggiormente gettonata. L’aumento medio è pari al 97%, con picchi sulla tratta Roma – Lecce e Roma – Cosenza.
I rincari rilevati risultano estremamente elevati e, per molte realtà familiari, possono risultare proibitivi, anche alla luce del clima di aumenti generalizzati in molti settori. Sicuramente i costi energetici influiscono su tale andamento, ma non tanto da giustificare picchi di oltre il 120%.
Per una significativa riduzione del costo dei biglietti i consumatori dovrebbero prenotare il viaggio con largo anticipo, approfittando di offerte e tariffe promozionali, ma non tutti ne hanno la possibilità e, di conseguenza, si trovano costretti ad affrontare costi improponibili. Molti cittadini potrebbero trovarsi obbligati a dover rinunciare a passare le festività pasquali in famiglia, oppure ad optare per soluzioni alternative, come viaggi in condivisione o partenze in orari disagevoli.
Al di là delle soluzioni e delle iniziative creative che i cittadini possono mettere in atto, è fondamentale che le autorità competenti intervengano per calmierare costi così proibitivi, che ledono fortemente il diritto alla mobilità dei cittadini e per sanzionare eventuali pratiche scorrette. Per questo, come già fatto in occasione delle festività natalizie, segnaleremo tali pratiche all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.