La Gran Bretagna si beve 1 bottiglia di Prosecco su 4 (25%) di tutte quelle stappate nel mondo nell’ultimo anno con le tavole inglesi che, oltre a tutto il vino Made in Italy, apprezzano anche formaggi, salse e conserve di pomodoro e ortaggi, succhi di frutta e marmellate che insieme formano circa la metà di tutto l’export agroalimentare italiano nel Regno Unito che ha fatto segnare il record storico di 4,2 miliardi di euro nel 2022. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti /Filiera Italia presenti a Londra con una ampia delegazione di imprese associate per il workshop sull’agroalimentare promosso dal Governo con la partecipazione del Presidente di Coldiretti Ettore Prandini, del Segretario Generale Vincenzo Gesmundo e dell’amministratore delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia.
Nel 2022 le esportazioni di vino in UK hanno sfiorato gli 812 milioni di euro (+9% rispetto all’anno precedente) con il Prosecco che pesa in valore per quasi la metà di tutte le bottiglie finite sulle tavole d’Oltremanica. A seguire – evidenzia Coldiretti – le salse e le conserve di pomodoro per 328 milioni, i formaggi, dal Grana Padano al Parmigiano Reggiano, per 321 milioni di euro, frutta e verdura per 267 milioni, conserve di verdura e ortaggi per 145 milioni e le marmellate per 80 milioni che fanno registrare un balzo del +63% rispetto all’anno precedente. La Gran Bretagna – sottolinea la Coldiretti – si classifica al quarto posto tra i partner commerciali del Belpaese per cibo e bevande dopo Germania, Stati Uniti e Francia.
Una curiosità riguarda poi le uova, prodotto base per il classico breakfast all’inglese insieme alla pancetta: nell’ultimo anno la Gran Bretagna ha importato dall’Italia quasi 23 milioni di uova – sottolinea Coldiretti – e solo a gennaio 2023 sono già oltre 4 milioni quelle arrivate dal Belpaese, quasi quintuplicate rispetto allo stesso mese dello scoro anno (+362%).
Coldiretti e Filiera Italia hanno portato alcuni dei campioni dell’agroalimentare italiano, che da soli rappresentano un fatturato di circa 20 miliardi, per incontrare i buyer delle principali catene distributive e i più importanti importatori inglesi.
“L’iniziativa è parte integrante della nuova politica di internazionalizzazione avviata da Coldiretti per presidiare tutti i principali appuntamenti internazionali e raccontare, promuovere valorizzare la produzione agroalimentare italiana per individuare nuove opportunità di mercato in modo da contrastare anche il crescente fenomeno del falso Made in Italy a tavola che ruba all’Italia ben 120 miliardi di euro all’anno e centinaia di migliaia di posti di lavoro” conclude il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “le esportazioni di cibo e vino Made in Italy in Gran Bretagna fanno segnare un balzo del 10% nel primo bimestre del 2023”