“Siamo lieti di constatare come, dopo le nostre denunce e l’intervento del Mimit con la convocazione della Commissione di allerta rapida sui prezzi, qualcosa si muova sul fronte del caro-pasta”. Lo afferma Furio Truzzi, presidente di Assoutenti – associazione che con la sua denuncia sui listini al dettaglio ha portato il Governo ad attivarsi sul problema – commentando le dichiarazioni odierne del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
“Siamo sulla strada giusta, e siamo lieti di apprendere che il trend dei rincari sta per invertire la rotta – spiega Truzzi – Al tempo stesso chiediamo però che la riduzione dei listini sia duratura e sostanziosa, e che non si abbassi la guardia sul fenomeno degli aumenti e delle speculazioni che stanno danneggiando milioni di famiglie italiane. In tale direzione proseguiremo la nostra attività di vigilanza sui prezzi, pronti a denunciare qualsiasi anomalia o rincaro ingiustificato”.
“Oggi i prezzi al dettaglio della pasta subiscono ricarichi dal campo alla tavola fino al +578%, con il grano duro che viene pagato in Italia circa 36 centesimi al chilo mentre al dettaglio un pacco di spaghetti, penne o fusilli arriva a costare in alcune città sopra i 2,40 euro al chilo – prosegue Truzzi – Proprio per questo domani sul tavolo di Mister Prezzi finirà un corposo dossier sul caro-pasta realizzato da Assoutenti, e chiederemo al Garante di estendere le indagini anche ad altri alimenti che stanno registrando rincari record, come riso, pane, latte e derivati, nella speranza che anche su altri prodotti si possa arrivare a corpose riduzioni dei listini”.