Dalle elaborazioni di Bmti sui dati all’ingrosso rilevati nel mercato all’ingrosso di Roma, appartenente alla Rete Italmercati, emergono prezzi record per carote, cipolle e sedano.
Differenti le cause. Per quanto riguarda le cipolle dorate, il caldo della scorsa estate ha rovinato il prodotto nostrano. Nei mercati è, infatti, terminata la disponibilità di prodotto nazionale a favore del prodotto estero, portando così il prezzo in aumento del +150% rispetto allo scorso anno.
Un picco insolito si registra anche per i prezzi del sedano da costa verde e delle carote, la cui disponibilità è molto limitata a causa di un rallentamento della produzione determinato dalla temperatura ancora non elevata, soprattutto la notte. Rispettivamente, rispetto ad un anno fa, si rileva un incremento del +135,29% e del + 118,18%.
Inoltre, per tutti e tre questi prodotti, bisogna considerare l’aumento dei costi dei materiali di imballaggio, in particolare la plastica, l’incremento dei costi delle fibre plastiche delle serre sotto cui vengono riparati i prodotti e dei fertilizzanti.
Questi tre prodotti, da sempre considerati “poveri”, si stanno adeguando ad incrementi di altri prodotti “poveri”, come le patate, i finocchi e le verze i cui prezzi, negli ultimi anni, sono triplicati.
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Luglio 6, 2024