DESIO – Dal 2005 Daniele Sanzone (voce), Enzo Cangiano (chitarra e programming), Gianluca Ciccarelli (basso) e Mirko Del Gaudio (batteria) sono gli ‘A67, band di Scampia che si è guadagnata un suo spazio nella scena alternative rock nazionale (26 maggio 2023, ore 21.30, Parco Tittoni – via Lampugnani 67 – Desio (MB), ingresso gratuito).
Che poi il rock non è un’esclusiva del quartetto, ma solo il territorio comune da dove poi la loro creatività ha preso il volo, contaminando e contaminandosi con altri mondi: proprio la realizzazione di progetti crossover, effetto della loro produzione musicale che trasuda tensione civile, è probabilmente la caratteristica che rende speciali gli ‘A67, che hanno preso il nome dalla “167”, la legge che ha dato il via all’edilizia popolare in Italia e ha permesso la costruzione di quartieri “ghetto” come quello di Scampia.
E anche nel nuovo disco Jastemma, che guiderà la scaletta della band a Parco Tittoni, c’è un alternarsi di diversi registri espressivi che si leva come un ostinato inno alla vita.
Declinando in un’accezione più intima e carnale la loro vocazione ad esplorare i panorami della condizione umana, in Jastemma (Squilibri editore) gli ‘A67 si rivolgono ora all’amore, ripercorso in tutte le sue possibili manifestazioni, in un disco crudo, essenziale nel suono e nella parola.
Nell’alternarsi di diversi registri musicali, dal rock al reggae, si passano in rassegna le diverse espressioni di un sentimento fondamentale nella vita di ogni essere umano ma senza mai dimenticare le scelte di campo che da sempre contraddistinguono il gruppo. Come in una dolentissima litania, si parte così dal mondo degli ultimi, agli occhi dei quali l’amore appare come un imbroglio che non può lenire le sofferenze di una vita ai margini, per poi inerpicarsi lungo affetti corrosi dall’abitudine e, infine, precipitare negli abissi di passioni che non concedono tregua: dal fondo di tante traversie si leva però un ostinato inno alla vita che assume le cadenze di un seducente blues dell’anima.
Parole e musica dischiudono così paesaggi inattesi che si rivelano nei racconti che queste canzoni hanno ispirato a quindici scrittori: Viola Ardone, Alessio Arena, Luigi Romolo Carrino, Giuseppe Catozzella, Marco Ciriello, Amleto De Silva, Luca Delgado, Gennaro Della Volpe (Raiz), Raffaella R. Ferré, Nicola Lagioia, Loredana Lipperini, Carmen Pellegrino, Angelo Petrella, Alberto Rollo e Gianni Solla. Delineando un potente affresco sui sentimenti umani, racconti e poesie disvelano la peculiarità di un progetto in cui le canzoni germogliano in altri racconti, in una proliferazione di senso accentuata dai dipinti che Mimmo Paladino ha realizzato per l’album.
(Gli A67 nella foto di Paolo Maya)