Dei 15 milioni di italiani che si metteranno in viaggio per il ponte del 2 giugno, la stragrande maggioranza (il 94%) resterà in Italia, e questo a causa dei costi proibitivi dei voli che hanno raggiunto in Italia livelli astronomici. Lo afferma Assoutenti, che in occasione della ricorrenza del 2 giugno ha svolto una indagine per capire quanto costa spostarsi in aereo.
Prendendo in esame solo le principali destinazioni europee, un biglietto di andata e ritorno arriva a superare i 500 euro in occasione del prossimo ponte – spiega l’associazione – Chi decide di trascorrere un week-end all’estero, partendo nella mattinata del 2 giugno e tornando domenica 4 giugno in orario pomeridiano o serale, deve mettere in conto una spesa solo per il volo pari a 558 euro se decide di recarsi ad Amsterdam partendo da Roma, 476 euro se si vola da Milano. Costosissimo anche andare a Copenaghen, dove un biglietto di andata e ritorno, nelle medesime date, costa 422 euro partendo da Roma. Servono 382 euro per volare da Milano a Madrid, 334 euro da Roma a Berlino, 357 euro da Milano a Praga. Più economica Londra, a patto che si sia disposti ad atterrare nel più lontano scalo di Stansted e ripartire da Gatwick: 158 euro da Roma, 194 euro da Milano.
“Le tariffe aeree sono oramai fuori controllo, e regalarsi un viaggio all’estero pur rimanendo entro i confini europei è sempre più dispendioso – denuncia il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – Una situazione che modifica fortemente le scelte degli italiani, al punto che per il ponte del 2 giugno solo pochi fortunati, o benestanti, si recheranno fuori Italia, mentre la stragrande maggioranza dei viaggiatori rimarrà entro i confini nazionali. E speriamo che chi sceglie mete nazionali non dovrà subire il “pizzo” di ulteriori rincari, dal cappuccino all’alloggio, passando per lettini, ombrelloni, ristoranti e servizi vari, da parte di commercianti e operatori disinvolti.”.