SEREGNO – Ieri pomeriggio i carabinieri della Stazione di Seregno sono intervenuti in una palazzina del centro cittadino dove una donna 50enne, nel fare ordine nella casa del defunto padre, aveva detto di aver trovato un’arma e un proiettile che voleva consegnare.
Giunti sul posto i carabinieri hanno appurato che l’arma in questione era un vecchio fucile artigianale privo di marca e matricola e che il proiettile era invece un colpo di artiglieria antiaerea calibro 35 mm della prima guerra mondiale, molto pericoloso perché molto sensibile.
Subito è scattata la procedura che ha visto l’attivazione degli artificieri del Comando Provinciale di Milano i quali, non appena ricevuta la chiamata, in poche decine di minuti sono giunti a Seregno e hanno messo in sicurezza l’ordigno.
I residuati bellici, anche quelli all’apparenza innocui, sono da considerarsi sempre pericolosissimi e sono stati troppo spesso causa di gravi incidenti, taluni anche fatali. L’ultimo proprio ieri nel vicentino.
I Carabinieri ricordano che chiunque ritrovi in un terreno o anche in un edificio (casa, cantina, magazzino, ecc…) un ordigno inesploso (bombe, granate, proiettili di artiglieria…) o abbia il sospetto che lo possa essere non deve assolutamente maneggiarlo o tentare di spostarlo in alcun modo, cercare di disinnescarlo o neutralizzarlo né ricoprirlo con terreno, oggetti o altri materiali.
La persona che trova l’ordigno è tenuta ad avvisare immediatamente i carabinieri tramite il 112, che attiveranno le procedure per la sua rimozione in sicurezza. Deve inoltre tenersi a debita distanza dall’ordigno, aspettare l’arrivo delle forze dell’ordine e segnalare il pericolo a coloro che inavvertitamente si avvicinassero. Deve infine attenersi alle disposizioni impartite dall’autorità incaricata del disinnesco.