Il 2022 è stato un anno di debole ripresa per le installazioni di energia rinnovabile nel nostro Paese, in cui la Lombardia ha fatto la sua parte: con 420 MW di nuovo installato è la prima regione per crescita delle rinnovabili, secondo il rapporto nazionale Comuni Rinnovabili 2023 diramato oggi da Legambiente, una prima posizione che però non riflette neppure lontanamente il potenziale della nostra regione, lontanissima com’è dalle aspettative di sviluppo del comparto rinnovabile in genere.
Per ciò che riguarda la Lombardia, tutt’ora in testa a livello nazionale con 9.118,80 MW, è il solare a fare la parte del leone nel nuovo installato: il 97% delle nuove potenze rinnovabili è costituito proprio da fotovoltaico. Al secondo posto, il piccolo idroelettrico pesa solo per il 2% della nuova potenza rinnovabile, un dato che dice molto su quanto risulti marginale una risorsa energetica che, in molti casi, comporta impatti molto severi sugli ambienti acquatici di fiumi e torrenti. In ambito idroelettrico troviamo Valbondione (BG) al secondo posto nazionale, e al quarto Ponte in Valtellina (SO).
Nello scorrere l’elenco dei comuni in cui si è concentrata la nuova potenza rinnovabile, a sorpresa una città di ca. 50.000 abitanti come Rho (MI), con 7545 KW di nuovo installato (in maggioranza fotovoltaico su copertura), fa molto meglio di altri capoluoghi di provincia e perfino di Milano, città che non mette a frutto le notevoli superfici che si presterebbero a una produzione solare intensiva (ad es. le coperture dei suoi edifici pubblici). I 5613 KW di potenza solare milanesi (2022) sono meno di quelli installati in altre grandi città italiane, come, prevedibilmente, Roma (13.607 KW) ma perfino della più piccola Torino (6342 KW).
“Se nel complesso la regione Lombardia fa bella figura – affermano da Legambiente -, nessuno dei primi dieci comuni italiani per nuova potenza installata è lombardo; se invece parliamo di KW/abitante di nuova potenza installata compaiono Sellero (BS) e Pedesina (SO), rispettivamente settima e ottava. Il mito di una regione ‘smart’ e ‘green’ deve dimostrare di più sul piano reale. Chiediamo al sindaco Sala e al presidente regionale Fontana, come abbiamo fatto più volte in passato, di guidare con maggiore determinazione Milano e la Lombardia verso la transizione energetica, a partire da un cambio di passo che coinvolga gli enormi parchi edilizi di proprietà degli enti pubblici e delle società partecipate, per far ripartire l’intera filiera energetica solare”