MILANO – Lo scorso 15 giugno, durante alcuni controlli programmati presso le cantine di edilizia popolare gestite da MM, gli agenti del Nucleo tutela demanio e patrimonio con l’ausilio dell’Unità cinofila della Polizia locale hanno rinvenuto circa 18 chilogrammi di sostanze stupefacenti tipo hashish e marijuana, oltre a denaro contante per un totale di oltre mille euro.
La droga è stata trovata all’interno di una cantina dello stabile di via Cittadini (Municipio 8) che risulta non essere assegnata ad alcun inquilino; pertanto, veniva sequestrata a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
La cantina era chiusa con una catena e gli agenti vi sono entrati perché i cani dell’unità cinofila avevano segnalato la presenza di droga. Nella stanza, fra masserizie varie, sono stati trovati diversi panetti e sacchetti contenenti soprattutto hashish, ma anche marijuana e ben 1480 ovuli già confezionati e pronti per lo smercio al dettaglio. Inoltre, nel cassetto di un mobile accatastato, sempre nella stessa cantina, gli agenti hanno trovato due bilancini per pesare la sostanza stupefacente e circa mille euro in banconote da 50 euro, presumibilmente proventi dello smercio della droga.
“Da tempo l’Amministrazione – ha spiegato Marco Granelli, assessore alla Sicurezza – sta lavorando in modo stringente negli edifici di residenza pubblica con un dispositivo di MM e Polizia locale per contrastare le occupazioni di cantine, box e solai che portano insicurezza in termini di rischio incendi per la presenza di rifiuti e insicurezza agli inquilini per la presenza di persone che usano questi luoghi per attività illegali come droga e furti. Oltre a creare disagio ai cittadini rendendo inutilizzabili, a chi ne ha diritto, gli spazi comuni e degrado e illegalità all’intero quartiere. Le case popolari vanno gestite con attenzione e continuità, curando e controllando gli spazi. Noi abbiamo deciso di agire in questo modo con concretezza, fermezza e costanza. Perché i problemi non si smaterializzano e si devono affrontare per non lasciare spazio all’insicurezza”.