MONZA – Oltre 16 milioni di costi, 2 anni di progettazione e altrettanti di lavori, 5 comuni coinvolti. E’ un intervento dai grandi numeri quello che BrianzAcque si appresta a varare per il risanamento del collettore principale Est, da Sovico al Parco di Monza. Ben 7,6 chilometri di tubazione fognaria che sarà riqualificata con la tecnologia NO- DIG, ovvero senza scavi. Una metodologia innovativa già utilizzata con successo dal gestore idrico in Brianza, a Monza e a Seregno in grado di arrecare vantaggi di natura ambientale, economica, energetica e logistica. Benefici che, nel caso del rifacimento strutturale del collettore nel tratto compreso tra Sovico, Macherio, Biassono, Vedano al Lambro e Monza, si traducono principalmente nella protezione della natura e degli ecosistemi presenti nel Parco e nella riduzione ai minimi termini dell’impatto sulla circolazione lungo la SP 6, uno degli assi viabilistici più battuti della Brianza. La tecnologia NO-DIG al posto dello scavo a cielo aperto, consente infatti di riparare le condotte dall’interno senza “invasione” dei percorsi stradali.
“Nella prima parte di luglio avvieremo questo progetto per garantire un servizio idrico sempre più efficiente e di qualità mettendo in campo il know how e la sostenibilità che ci contraddistinguono- afferma il Presidente e AD, Enrico Boerci – Il collettore, infrastruttura vecchia e bisognosa di cure, sarà rimesso a nuovo con una tecnologia a bassissimo impatto. Un soluzione vincente per salvaguardare l’immenso patrimonio verde del Parco e senza ingombro della Monza- Carate Brianza a tutela del territorio e delle comunità nel più pieno rispetto dei nostri valori aziendali”.
La prima fase dell’intervento scatterà da Sovico, esattamente da via Vittorio Veneto appena fuori dalla SP6 per poi continuare lungo la Provinciale in direzione Sud interessata dai lavori per un tratto di 4,3 km. (56% dei lavori). Dei 7,6 km totali di tubazioni da riqualificare in via preventiva, gli altri 2,8, (corrispondenti a poco più del 35%) si snodano all’interno della cinta del Parco dove il collettore entra da Vedano al Lambro in via Ambrogio Villa e prosegue su viale Cavriga per finire in via Lecco. Le attività di cantiere procederanno a step ma contemporaneamente in più punti del tracciato con scavi ridotti al minimo, giusto allo spazio necessario per consentire ai mezzi delle imprese di raggiungere i sottoservizi e il passaggio del liner che risanerà la condotta per lunghezze mediamente di circa 100 metri per volta.
Nell’ambito della varie tecnologie NO-DIG, il settore progettazione e pianificazione di BrianzAcque che al suo attivo vanta la realizzazione di importanti interventi di questo genere conosciuti come case history a livello nazionale, ha ritenuto più valido il metodo C.I.P.P. (acronimo inglese che sta per Cured in Place People, ovvero tubo polimerizzato in loco). La tecnica permette di installare un nuovo tubo all’interno di quello esistente utilizzandola come cassero. Il nuovo tubolare- chiamato liner- viene impregnato di resina, inserito e fatto indurire dentro il tubo ospite. In questo modo, la condotta viene riscostruita dall’interno senza ricorrere a effrazioni delle superfici e allo smantellamento delle condutture compromesse dal tempo e dall’usura.
Spiega il direttore del settore progettazione e pianificazione di BrianzAcque, Massimiliano Ferazzini: “L’intervento di risanamento del collettore principale est da Sovico a Monza rientra in un approccio di manutenzione preventiva che BrianzAcque sta adottando in maniera sempre maggiore al fine di evitare situazioni di emergenza che possano causare grandi disagi alla cittadinanza, soprattutto in corrispondenza di reti viarie particolarmente trafficate come la SP 6”.
Il costo dell’opera pari a 16 milioni sarà sostenuto utilizzando un prestito BEI (Green Loan) per un importo di 7,72 milioni e un finanziamento di Regione Lombardia per 3,5 milioni. BrianzAcque coprirà la restante parte con l’impiego degli introiti delle bollette del servizio idrico integrato fornito nei 55 comuni dell’ambito di competenza di MB.
Quest’intervento rientra in un più generale e articolato programma di risanamento delle infrastrutture fognarie, in corso di realizzazione per migliorarne condizioni e funzionalità. Il collettore Est, dopo avere raccolto i reflui dai cinque comuni, li canalizza e li trasporta fino al depuratore San Rocco di Monza.
Per approfondire e far conoscere al meglio la rilevanza del progetto, le soluzioni pratiche applicate e i relativi benefici del NO-DIG, BrianzAcque sta organizzando un evento dedicato che vedrà il coinvolgimento degli enti pubblici coinvolti , delle associazioni di settore a cominciare da IATT , (Italian Association for Trenchless Technology) e di altri attori.