MONZA – Nei giorni scorsi la Cardiologia Interventistica dell’ospedale San Gerardo ha eseguito il primo intervento di impianto del dispositivo Triclip per la riparazione della valvola tricuspide tramite cateteri endovascolari. Si tratta di un intervento di riparazione della valvola che separa l’atrio dal ventricolo di destra condotto attraverso una vena alla base della gamba (vena femorale), praticato in pochissimi Centri a livello nazionale .
La paziente, una donna di 77 anni affetta da una grave insufficienza tricuspidale, è stata dimessa pochi giorni dopo l’intervento che è stato eseguito dall’ équipe della Cardiologia Interventistica diretta dal dottor Pietro Vandoni e costituita da Simone Tresoldi (primo operatore negli interventi di questo tipo ) e dai dottori Ivan Calchera e Stefano Righetti, affiancati da Giuseppe Trocino responsabile del servizio di diagnostica cardiologica, daLucia Boffi, esperta in imaging cardiaco trans esofageo e dal cardio – anestesista Paolo Calzavacca con il supporto del personale infermieristico specializzato nell’assistenza di sala negli interventi ad alta complessità eseguiti in emodinamica coordinati da Marco Grioni.
L’insufficienza tricuspidale è una condizione riscontrata sempre più di frequente che, pur comportando un aumentato rischio di morte e una progress iva riduzione della qualità della vita del paziente, non viene operata volentieri per i risultati non eccellenti della chirurgia tradizionale.
L’intervento viene eseguito in sala di emodinamica in anestesia generale utilizzando le immagini ecografiche trasmesse da una sonda trans esofagea che permette di posizionare una o più clip sui lembi della valvola ottenendone la stabilizzazione. Una tecnologia molto simile a quella già utilizzata anche al San Gerardo da alcuni anni per il trattamento dell’insufficienza valvolare mitralica (impianto di Mitraclip).
“ La Triclip – sottolinea Vandoni – si aggiunge alle possibilità di cura dei pazienti affetti dal malfunzionamento delle valvole cardiache che ha spesso un ruolo determinante nella progressione e nello sviluppo dei sintomi invalidanti dell’insufficienza cardiaca, una patologia in costante aumento negli ultimi decenni”.
Patologia contro la quale il San Gerardo ha rafforzato l’impegno affidando la struttura
dedicata allo scompenso cardiaco alla dott oressa Daniela Pini, esperta nella gestione dello
scompenso cardiaco avanzato, con una importante esperienza in questo ambito maturata in
alcuni centri italiani e negli Stati Uniti