MONZA – La centralità del lavoro metalmeccanico, il rilancio industriale, l’occupazione, gli investimenti per la transizione sostenibile e la soluzione delle tante crisi aperte. Sono queste le motivazioni che hanno portato Fim, Fiom e Uilm a proclamare 4 ore di sciopero nazionale, uno sciopero che vuole dare un futuro all’industria metalmeccanica di questo Paese.
“Questo è uno sciopero che rivendica la necessità di rimettere al centro il lavoro dell’industria metalmeccanica – afferma Pietro Occhiuto, segretario generale della Fiom Cgil Brianza – e che parla tanto del sistema produttivo brianzolo e delle sue eccellenze”.
“La stragrande maggioranza delle industrie metalmeccaniche brianzole – prosegue Pietro Occhiuto – sono parte di settori produttivi strategici del Paese, si va dalla microelettronica, al settore dell’automotive e dell’elettrodomestico, e per valorizzare questo patrimonio chiediamo che ci siano politiche industriali e finanziamenti pubblici e privati. Abbiamo necessità che si aprano tavoli di confronto reali per definire piani di sviluppo dei vari settori”.
In Brianza Fim, Fiom e Uilm hanno articolato lo sciopero nelle ultime 4 ore per ogni turno di lavoro ed hanno organizzato un presidio davanti la nuova sede della Prefettura di Monza dalle 15 di venerdì 7 luglio.