MONZA – I poliziotti della Divisione anticrimine della questura di Monza e della Brianza e i militari del Gruppo della Guardia di finanza monzese hanno eseguito un decreto di sequestro antimafia ai danni di due coniugi di origine serba pluripregiudicati per molteplici reati contro la persona ed il patrimonio.
Le indagini sono scattate dopo le analisi sulla pericolosità sociale effettuate dai poliziotti monzesi e gli accertamenti economico-finanziari eseguiti dai finanzieri che hanno accertato da un lato la natura criminale degli indagati e dall’altro lo sproporzionato tenore di vita che i coniugi tenevano a dispetto di una totale assenza di redditi.
La ricostruzione della loro “carriera criminale” risale addirittura al 1978, con molteplici episodi documentati di reati come il furto con strappo e in abitazione, rapina, ricettazione e truffa.
In particolare l’uomo è risultato essere un vero esperto nella tecnica del “rip deal”, una truffa che si basa sullo scambio di valuta corrente o beni di lusso ricevendo in cambio denaro falso.
Il capo famiglia applicava una professionalità tale durante le truffe, da guadagnarsi nel suo ambiente l’appellativo di “il dottore”.
Tra gli eventi documentati uno, risalente al 2012, in cui l’uomo, fingendosi un facoltoso imprenditore italiano, aveva convinto una persona di origine russa a vendere il suo yacht di lusso. Durante la trattativa, avvenuta in un prestigioso hotel di Monza, era avvenuto lo scambio. L’imbarcazione era stata effettivamente consegnata e la vittima aveva ricevuto la somma di 3 milioni di euro, poi naturalmente risultate contraffatte.
In un’altra occasione, nel 2015, il criminale è stato arrestato in flagranza di reato dai poliziotti della questura di Milano per una tentata rapina, riguardante il finto acquisto di un brillante del valore dichiarato di 150.000 euro, ai danni di due cittadini stranieri. In quell’occasione gli agenti gli hanno sequestrato 500mila euro, una consistente somma di denaro falso e un rilevatore di purezza delle pietre.
L’odierno decreto di sequestro antimafia, proposto dal questore di Monza e Brianza ed accolto dal tribunale di Milano, ha portato al sequestro, ai fini di una successiva confisca, di una villa ed un terreno nel comune di Vimercate, un appartamento nel comune di Rapallo (Genova), un’autovettura del valore di circa 40mila euro e il contenuto di due cassette di sicurezza.