ORIO AL SERIO – I passeggeri in transito all’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo) possono adesso ammirare la ricostruzione tridimensionale del volto di Lorenzo Lotto, pittore del ‘500 tra i principali esponenti del Rinascimento veneziano.
La teca contenente l’opera, realizzata dal Servizio polizia scientifica della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, è stata scoperta con una cerimonia alla quale hanno partecipato il questore di Bergamo Stanislao Schimera, il presidente del Sacbo (Società per l’aeroporto civile di Bergamo-Orio al Serio) Giovanni Sanga, e il direttore del Servizio polizia scientifica Luigi Rinella.
L’opera è stata collocata, su iniziativa della questura bergamasca, di fronte al gate 10, nell’area delle partenze Schengen, e ci rimarrà per un mese.
“Abbiamo pensato che questo sarebbe stato il luogo ideale, anche in occasione di Bergamo Brescia capitale della cultura, per avere un concreto connubio tra arte e cultura” ha dichiarato il Questore durante la cerimonia.
La tecnica utilizzata per ricostruire il vero volto di Lorenzo Lotto è stata la stessa usata per le indagini di Polizia scientifica quando è necessario realizzare gli identikit degli autori di reati o per la ricerca di persone scomparse o latitanti.
Partendo dall’affresco originale del 1524, che si trova presso l’Oratorio Suardi ed è fortemente deteriorato, gli specialisti della Scientifica hanno utilizzato i loro software, integrati da tecniche di intelligenza artificiale.
Una volta arrivati all’immagine reale del volto, è stata utilizzata una stampa 3D a resina, che consente di realizzare superfici curve con un elevatissimo livello di dettaglio, perfetta anche per l’utilizzo nel mondo dell’arte.
E così l’identikit è diventato il busto custodito nella teca, che rivela le sembianze umane del pittore a oltre 500 anni dalla nascita.