VAREDO – Lo spaccio di sostanze stupefacenti all’interno dell’area dell’ex Snia? Roba da creativi. Non è necessario “allungare” necessariamente qualche banconota per ottenere la dose desiderata: qui i pusher sono specializzati nel baratto. L’incredibile novità, che rende unica nel suo genere l’attività di spaccio nell’area dismessa, è stata illustrata direttamente dal colonnello Gianfilippo Simoniello nel corso della conferenza stampa convocata venerdì mattina in municipio.
“Qui a Varedo gli spacciatori non si formalizzano – ha spiegato -. Non vogliono soldi a tutti i costi. Si può trattare consegnando anche altro. Che cosa esattamente? Va bene un po’ di tutto: c’è chi ottiene la dose desiderata portando qualcosa da mangiare, qualche capo di abbigliamento o prodotti per l’igiene, chi ancora consegna smartphone e tablet o chi, invece, nelle mani dello spacciatore lascia una bicicletta”. Rubata, naturalmente, con tutto ciò che questo comporta: la microcriminalità, pur di portare via droga “a costo zero”, si diffonde nel territorio cittadino.
“La droga è un generatore di reati – ha commentato efficacemente il comandante provinciale dell’Arma -, tant’è che i nostri uomini in più occasioni sono intervenuti per qualche furto o per qualche rapina direttamente riconducibili all’attività di spaccio. Le biciclette sembrano essere piuttosto gettonate: qualche giorno fa i miei uomini, nel corso dei costanti controlli che effettuano nell’area, ne hanno recuperate una trentina”.
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Novembre 17, 2018