LAZZATE – “Ci lascia l’amaro in bocca questa rinuncia giunta a pochi giorni dall’evento e che per l’amministrazione comunale e tutta la comunità lazzatese rimane inspiegabile”. Esordisce senza fare sconti il sindaco Andrea Monti che sin da subito molto aveva creduto in questo ambizioso evento sportivo, insieme all’assessore allo Sport Giuseppe Zani.
“In meno di due mesi – spiega Monti – abbiamo coinvolto tutte le associazioni del territorio, riprogrammato gli eventi cittadini per sostenere la manifestazione e trovato importanti coperture economiche dagli enti pubblici coinvolti. Il solo Comune di Lazzate aveva già garantito un contributo straordinario di 10.000 euro, la Regione Lombardia aveva già approvato uno stanziamento di altrettanti 10.000€. I contributi pubblici non sono mancati, arrivando a coprire poco meno della metà del costo organizzativo, così come abbiamo apprezzato le capacità tecniche dei promotori locali, al lavoro da tempo senza risparmiarsi. Qualcuno invece non ha fatto la sua parte, mostrando un disinteresse e una leggerezza disarmanti e non compatibili con uno scenario internazionale”.
Il sindaco decide di non nascondere la propria amarezza così come quella dei lazzatesi che nelle ultime settimane molto si erano incuriositi nell’avvicinarsi a questa particolarissima disciplina. “Debbo ammettere, come sindaco di Lazzate e come uomo di sport, che sono sconcertato da questo epilogo. Lazzate ha ospitato in passato numerosi eventi di caratura internazionale, dimostrandosi sempre all’altezza e così è stato anche questa volta. Ma mai, lo ammetto, ho potuto constatare tanta superficialità e improvvisazione, non certo nell’associazione sportiva lazzatese che ha lavorato senza risparmiarsi fino all’ultimo, ma a chi si è prima interessato per portare in Italia questa competizione, per poi dileguarsi quando era necessario l’impegno di tutti. Mi domando se fossero a conoscenza che una manifestazione non può essere coperta interamente da risorse pubbliche”.
“Debbo dire che sono abituato a standard diversi nell’approccio a manifestazioni internazionali – conclude Monti -, come cittadino lombardo sono preoccupato in vista delle Olimpiadi invernali dell’ormai vicino 2026, speriamo non sia questo l’approccio per prepararsi ad un evento su cui come Regione Lombardia abbiamo investito ingenti somme. Per una volta, la tanto vituperata politica è quella che ha fatto la sua parte fino in fondo. Sono mancati gli uomini di sport. Peccato”.
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