MONZA – “Mentre Milano chiude i parchi per il pericolo temporali , Monza non solo apre il suo, ma permetterà a 80mila persone di assistere ad un concerto con tutti i problemi di sicurezza che ciò comporta. Ma non è finita. La Regione Lombardia alla luce di quanto successo in queste ore si appresta a chiedere lo stato d’emergenza a causa di calamità naturali. Oltre 100 milioni i danni già quantificati, cifra che è destinata a salire vertiginosamente nelle prossime ore”. Lo afferma Martina Sassoli, già vicesindaco di Monza e ora consigliere regionale (Lombardia Migliore), delusa dall’atteggiamento dell’amministrazione comunale.
“Monza è stata piegata da quattro nubifragi – aggiunge Sassoli – che si sono abbattuti sulla città in sole 72 ore e sta ancora contando i danni diffusi, ma la preoccupazione prioritaria del sindaco è stata quella di autorizzare ugualmente il concerto di Bruce Springsteen nel parco affermando che è “in sicurezza”. Probabilmente lo è il pratone della Gerascia, ma non si può dire lo stesso del resto della città. Alberi abbattuti ovunque, pendolari bloccati sui treni, vie impraticabili, famiglie sfollate, un intero quartiere messo in zona rossa per rischio ambientale da amianto. Un crescendo rossiniano di disagi. Eppure, il “concertone” del boss targato Usa deve essere fatto per forza. È proprio il caso di dire che il nuovo ritmo di Monza è: canta che ti passa”.