MONZA – Dopo i violenti episodi di maltempo che hanno colpito ripetutamente la città di Monza una decina di giorni fa, proseguono i lavori di ripristino delle aree pubbliche, che erano state poste in sicurezza fin dalle prime ore successive ai nubifragi, ma che ancora necessitano di attività di pulizia e smaltimento per tornare agibili.
Ripristinata la viabilità attorno a via Marsala. Dal pomeriggio di ieri sono state riaperte al traffico le vie Marsala, Calatafimi e don Minzoni dopo l’interdizione disposta da ATS Brianza. Le misure di prevenzione erano volte a minimizzare potenziali rischi per i cittadini della zona fino al completamento delle operazioni di bonifica e di rimozione dei frammenti di eternit caduti dai tetti scoperchiati.
Al momento le misure precauzionali restano valide solo per alcuni condomini dove sono ancora in corso specifiche operazioni di bonifica che dovrebbero concludersi entro il 5 agosto. Via Europa resterà chiusa al transito veicolare ancora per qualche giorno per la presenza di una autogru impegnata nella messa in sicurezza delle coperture divelte.
“Stiamo seguendo in modo capillare i lavori di ripristino – ha spiegato il sindaco Paolo Pilotto al termine del sopralluogo, prima della riapertura dell’area – Ringrazio le tante squadre al lavoro e i tecnici che ci stanno assicurando il supporto necessario a garantire piene condizioni di sicurezza per i nostri cittadini”.
Cimitero urbano e giardini. Le 12 squadre specializzate al lavoro in città stanno completando le verifiche necessarie per riaprire progressivamente i giardini pubblici. Mentre il cimitero di san Fruttuoso è agibile già dalla scorsa settimana, il cimitero Urbano – dove sono stati rimossi 9 cedri del libano purtroppo abbattuti dalla tempesta – potrà essere riaperto solo alla fine di questa settimana.
La stima dei danni. Sono circa 2000 gli alberi abbattuti a Monza, mentre più di un migliaio secondo le prime stime – gli edifici che hanno subito danni. I tecnici della Protezione Civile hanno già inviato le schede RASDA (Raccolta Schede Danni) a Regione Lombardia, computando sia i danni al patrimonio pubblico sia quelli dei privati cittadini, in attesa che il Governo stanzi le somme eventualmente destinate allo stato di emergenza.