MONZA – La Camera del Lavoro di Monza e Brianza ha registrato alcuni segnali che indicano già oggi un probabile rallentamento economico nei prossimi mesi. Sarà un autunno tiepido per la produzione industriale in Brianza e, probabilmente, i primi mesi del 2024 si presenteranno ancora più difficili.
“Ci sono già oggi in molte aziende del nostro territorio alcuni segnali preoccupanti – sottolinea Walter Palvarini, segretario generale della Cgil di Monza e Brianza -. Si allungano i periodi di ferie, c’è meno ricorso al lavoro temporaneo per coprire i turni estivi e tutto fa pensare che ci siano meno ordini programmati; insomma, c’è un rallentamento nella produzione industriale”.
Il leader della Camera del Lavoro di Monza si riferisce ad alcuni settori metalmeccanici, ma anche nella gomma plastica e in alcune aziende chimiche. Mentre in altri settori, come il legno, i segnali sono ancora positivi (segno più nelle esportazioni dal nostro territorio) anche se permangono i timori sulle dinamiche del mercato internazionale.
“Il quadro è incerto – continua Palvarini – e già sappiamo che da settembre arriveranno alcune richieste di cassa integrazione. Il ‘sta andando tutto bene’ brandito dal Governo e da alcuni media è un racconto che rischia di farci molto male. Abbiamo, invece, bisogno di affrontare con urgenza alcune questioni: c’è chi nega la necessità di una trasformazione industriale per rispondere alla crisi climatica, ma così si rischia di rimanere indietro; abbiamo la necessità di investire nella transizione necessaria al nostro futuro, anche nelle nuove tecnologie per una piena digitalizzazione
“La Brianza – aggiunge Palvarini – è uno dei territori più esposti alle difficoltà che dalla Germania, in recessione da alcuni mesi, potranno ricadere sulle aziende in provincia: una buona fetta della produzione industriale del nostro territorio è legata alla Germania e ad altri paesi dell’Unione europea. Non siamo slegati e non possiamo essere indifferenti a ciò che succede in Europa.
“Oggi il turismo sta tirando – avverte il segretario generale della Cgil di Monza e Brianza -, si registra effettivamente un buon flusso di stranieri nel nostro Paese, ma questo non risolve i nodi storici dell’economia italiana. Il rallentamento generale dell’economia renderà ancora più complesso per l’Italia affrontare le urgenze che segnaliamo da tempo, a partire dalla condizione reddituale delle famiglie e dei lavoratori”