Quattro scatoloni di rifiuti domestici, oltre a numerosi farmaci e sacchetti che riportavano il simbolo di pericolo di contaminazione biologica, abbandonati in via Mazzini all’intersezione con via Generale Dalla Chiesa, nell’area verde esterna alla rotatoria.
Si è da poco conclusa un’importante operazione compiuta dagli agenti della Polizia Locale di Desio: a seguito di alcune segnalazioni ricevute e di capillari attività di indagine sistemiche su tutto il territorio, gli operatori si sono concentrati su un abbandono di rifiuti pericolosi, risalendo a una ditta, con sede operativa in Brianza, che si occupa della distribuzione e della logistica del farmaco.
“Gli interventi come quello svolto – commenta il sindaco Simone Gargiulo – dimostrano quanto l’impegno dei nostri agenti, preparati anche per prevenire e reprimere gli illeciti ambientali, sia fondamentale per la tutela della salute pubblica. L’educazione ecologica sta facendo grandi passi avanti, tuttavia l’abbandono illegale dei rifiuti, soprattutto quelli più dannosi, è ancora una problematica da combattere ogni giorno”.
“Questa operazione ha un triplice risvolto: accomuna l’utilizzo della tecnologia, la costante e capillare presenza di tutela del territorio da parte di PL e la rimozione di un pericolo dannoso per la salute – aggiunge il vicesindaco e assessore all’Ambiente Andrea Villa – non posso che sottolineare l’azione di controllo e monitoraggio messa in atto sull’intero territorio comunale, per scongiurare, prevenire e scoprire, oltre che sanzionare, comportamenti non solo incivili ma, soprattutto, contrari alla legge sullo smaltimento dei rifiuti, in particolare di quelli speciali, che hanno un trattamento diversificato per la loro peculiarità e pericolosità per l’ambiente”.
Anche a seguito di opportuna comunicazione da parte del vicesindaco, lo scorso 18 luglio alcuni operatori di Polizia Locale intervenivano d’iniziativa presso l’area sita nei pressi del nosocomio cittadino, accertando la presenza di quattro contenitori di plastica contenenti dei rifiuti. Da una prima sommaria verifica si rilevava la presenza di rifiuti domestici, ma anche di materiale potenzialmente pericoloso per la salute pubblica, con tanto di campionature biologiche presenti.
Dopo una più approfondita ispezione effettuata presso gli uffici del Comando di via Partigiani d’Italia, insieme ai farmaci, comparivano inoltre alcune bolle di trasporto relative a medicinali, in aggiunta ad alcuni scontrini stradali di mancato pagamento di transiti ai caselli, che hanno così consentito di risalire all’azienda, grazie alla ricerca effettuata sulle banche dati ministeriali del numero di targa presente sui documenti.
“Ringraziamo per la consueta solerzia gli agenti della Polizia locale, che non solo hanno rinvenuto e fatto correttamente smaltire i rifiuti pericolosi trovati, ma hanno anche rintracciato il responsabile dell’abbandono – aggiunge il primo cittadino – Un lavoro di controllo ambientale del territorio costante e sempre più proficuo, volto a scoraggiare queste azioni incivili e che, in questo caso, ha evitato un rischioso danno all’ambiente”.
Sono stati quindi separati i rifiuti domestici da quelli sanitari e biologici, ponendo a sequestro probatorio questi ultimi per la convalida da parte dell’autorità giudiziaria.
Al contempo gli agenti si sono concentrati sull’attenta visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza poste ai varchi della città, riuscendo a individuare diversi passaggi del mezzo che trasportava il materiale, che è risultato di proprietà della ditta brianzola specializzata nel trasporto sanitario. All’azienda, immediatamente contattata, sono state chieste dettagliate informazioni in merito all’utilizzo del veicolo durante quella giornata, scoprendo di essere in uso a un loro dipendente.
Al soggetto trasportatore, convocato presso il Comando per rilevare notizie utili a ricostruire l’evento, è stato domandato di presentarsi più volte, ma invano. Per tale ragione, è stato intimato un invito a comparire all’amministratore delegato dell’impresa, estraneo all’accaduto e collaborativo, per riferire circostanze utili alla condotta delle indagini, rilasciando sommarie informazioni testimoniali in qualità di persona informata sui fatti.
L’autore del gesto si è invece presentato al Comando il 22 agosto: in considerazione degli elementi probatori raccolti, con particolare riferimento alle videoregistrazioni e alle dichiarazioni rilasciate è stato denunciato alla Procura della Repubblica. Parallelamente alle attività di polizia giudiziaria, sono tuttora in corso anche delle verifiche amministrative sui documenti di guida dell’interessato e sui certificati di trasporto dell’azienda.
“Rivolgo infine un sentito ringraziamento ai cittadini che con le loro segnalazioni hanno dato il via a una vera e propria operazione di sicurezza partecipata – conclude il vicesindaco – Questo tipo di schema, basato sul gioco di squadra tra cittadini e forze dell’ordine, risulta vincente nel contrastare gesti di inciviltà, oltre a tutelare il decoro urbano e la salute pubblica”.