Il caro-benzina fa impennare i prezzi dei prodotti trasportati. Lo denuncia Assoutenti che, sulla base degli ultimi dati sull’inflazione diffusi dall’Istat, ha elaborato i rincari che hanno colpito alcuni prodotti di largo consumo che viaggiano su gomma.
Nell’ ultimo mese i prezzi della verdura fresca solo saliti del +20,1% su base annua, mentre la frutta è rincarata del +9,4% – analizza Assoutenti – L’elenco dei prodotti che hanno subito aumenti “monstre” è purtroppo molto lunga: lo zucchero sale del 43,3%, l’olio del 37,1%, patate e pomodori registrano rincari superiori al 25% mentre riso, carote, cipolle, finocchi aumentano di oltre il 23%. Malissimo anche albicocche e susine che sfiorano il +22%, i cavoli (+20,5%), le Arance (+18,4%), gelati e latte conservato (+15%).
“Ad agosto, in occasione dei forti rialzi dei carburanti alla pompa, avevamo previsto ripercussioni sui prezzi al dettaglio dei prodotti trasportati e purtroppo le nostre preoccupazioni trovano conferma – afferma il vice presidente Assoutenti, Gabriele Melluso – L’ennesima dimostrazione di come l’andamento di benzina e gasolio impatti sui bilanci familiari e dell’ esigenza di intervenire con urgenza sulle accise, considerato che il bonus benzina allo studio del governo non avrà alcun impatto sui listini alla pompa e non fermerà la spirale inflattiva determinata dal caro-carburanti”.
AUMENTI ANNUI ALIMENTARI
Zucchero +43,3%
Olio d’oliva +37,1%
Patate +25,9%
Pomodori +25,3%
Riso +23,6%
Finocchi +23,6%
Carote +23,6%
Cipolle +23,6%
Albicocche +21,9%
Susine +21,9%
Cavoli +20,5%
Arance +18,4%
Cocomeri +15,5%
Gelati +15,5%
Latte conservato +15%
Alimenti per bambini +14,7%
Pane confezionato +13%
Assoutenti: “Vendite al dettaglio, crollano gli alimentari”
Febbraio 9, 2024