Nello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle finanze, è stato istituito, già dal 2021, un Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria. La misura ha uno stanziamento di 140 milioni per l’anno 2023, di cui 10 milioni per un bonus destinato alla rete di vendita delle edicole. “Una grande soddisfazione. Abbiamo l’occasione di porre un altro tassello per salvare la rete”, ha commentato Andrea Innocenti, presidente di Snag, il Sindacato nazionale autonomo giornali, che ha poi ringraziato il sottosegretario Alberto Barachini e tutto il Dipartimento per l’Informazione e l’editoria “con i quali abbiamo avuto un confronto estremante costruttivo e positivo per sostenere la rete di vendita delle edicole”.
Il Sindacato si è dimostrato particolarmente soddisfatto anche per la formulazione tecnica del bonus, che sarà ripartito tra una quota forfettaria di incentivo per nuove attività di consegna e una quota strutturata sulle spese gestionali e di ammodernamento dei punti vendita. “Una soluzione – ha spiegato Innocenti – che coniuga incentivo allo sviluppo e sostegno all’attività, con un’attenzione particolare alle edicole delle aree interne del Paese”.
Ad oggi, secondo il presidente Innocenti, il sostegno pubblico rimane un punto essenziale per arginare il trend di chiusure delle edicole e anche per promuoverne il rilancio e la modernizzazione. Rimane però una grande preoccupazione per il futuro del settore, dal momento che per il 2024 non è ancora stato previsto alcun sostegno per le attività. “Mi auguro che il governo – ha proseguito Innocenti – confermi anche in Legge di Bilancio l’attenzione e la sensibilità verso la rete di vendita delle edicole” considerata la sua rilevanza strategica per garantire una diffusione capillare della stampa su tutto il territorio, a favore di tutte le fasce della popolazione, incluse quelle prive di competenze digitali. È infatti grazie a misure come il Fondo straordinario, del bonus edicole e del tax creditper gli edicolanti, che il saldo di chiusure dei punti vendita (al netto delle nuove aperture) è sceso al 3,5%, mentre nel 2019 era superiore al 13%
Il Sindacato aveva già avanzato alle forze politiche dieci proposte per salvaguardare la categoria degli edicolanti, garantire il pluralismo e promuovere una informazione di qualità. L’arrivo del sostegno pubblico rimane però essenziale per arginare “il trend di chiusure di edicole e per promuoverne il rilancio, la modernizzazione e l’efficienza. La strada è giusta e con il Fondo straordinario abbiamo l’occasione di porre un altro tassello per salvare la rete di vendita della stampa”, ha concluso Innocenti.