MANTOVA – Nella sera di lunedì personale della Polizia di Stato – Squadra Volante della Questura – durante l’attività di controllo del territorio, è intervenuto in città a seguito di una segnalazione pervenuta alla Sala Operativa che comunicava un acceso litigio in atto tra coniugi.
Appena giunti sul posto gli operatori sono stati avvicinati da un uomo cinquantenne il quale, quasi scusandosi per aver causato l’intervento, aveva tentato di minimizzare i fatti avvenuti in precedenza dichiarando che non si era trattato di una violenta lite e, palesemente, inventando sul momento giustificazioni che al personale della Polizia di Stato sono apparse, da subito, irragionevoli.
Al fine di approfondire la vicenda e contestualmente limitare la evidente agitazione dell’uomo, sopraggiungeva poco dopo un altro equipaggio in ausilio e mentre i primi operatori cercavano di intrattenere il soggetto ascoltandolo, gli altri iniziavano a salire le scale del condominio per raggiungere l’abitazione nella quale, come confermato dall’uomo, vi era la moglie ed il figlio adolescente.
Il soggetto, comprese le intenzioni degli operatori, ha cercato di raggiungere per primo l’abitazione tentando di opporsi, con violenza e resistenza, al loro accesso nell’alloggio ma è stato bloccato e portato, in sicurezza, prima nell’auto di servizio e successivamente accompagnato in Questura, dove ha proseguito con i suoi comportamenti aggressivi.
Nel frattempo gli altri operatori dopo aver raggiunto l’abitazione della famiglia sono riusciti, con calma ed empatia, a far confessare alla donna le violenze fisiche e psicologiche che la stessa aveva subito per molti anni ma che non aveva mai avuto il coraggio di denunciare per timore di ritorsioni e di ulteriori vessazioni.
Oltre agli atti di prevaricazione e violenti contro la donna, i poliziotti hanno rilevato danneggiamenti alle suppellettili ed al mobilio cagionati dagli stati di ira dell’uomo. Durante il sopralluogo sono stati, inoltre, sequestrati due coltelli.
In poco tempo, dopo aver ricostruito gli anni di sottomissione e di violenza che la stessa aveva subito, senza aver il coraggio di uscire dalla spirale di abusi fisici e psichici, d’intesa con la Procura della Repubblica l’uomo è stato arrestato e condotto alla locale casa circondariale a disposizione della autorità giudiziaria.