MONZA – Il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza ha proposto, nell’ambito del Progetto SVING, Scienza Viva, in collaborazione con Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori e la Medicina del Lavoro e la Psicologia Clinica, un ciclo di incontri rivolti al personale dipendente dell’ospedale San Gerardo, per promuovere il benessere psicofisico attraverso l’immersione nella natura e nella bellezza della Villa Reale e dei suoi Giardini. Durante il percorso, organizzato in sei incontri, i partecipanti hanno potuto sperimentare una proposta innovativa che ha abbinato esperienze di mindfulness con esperienze di immersione guidata in natura.
La cornice unica delle sale della Villa Reale di Monza ha dato un valore aggiunto alle attività di Mindfulness, mentre la grandiosità dei Giardini Reali, con gli Alberi monumentali sempre emozionanti, il Roseto Niso Fumagalli, la presenza dell’acqua nelle sue diverse forme, la diversità dei paesaggi e delle prospettive, sono stati gli spunti per dialoghi e riflessioni che hanno permesso ai partecipanti di avvicinarsi al mondo vegetale con occhi nuovi, un passo alla volta, insieme.
Il presupposto del progetto è racchiuso nell’intreccio del sapere scientifico con la storia della Villa Reale, di Giardini e Orti botanici e nell’opportunità di attualizzare il ruolo di questi siti come luoghi di esperienza inclusiva, aperti a tutti. Giardini e Orti botanici sono stati luoghi fondamentali nella storia delle “scienze della vita”, in quanto luoghi di rigenerazione di mente e corpo, ma anche laboratori avanzati di sperimentazione di scienza applicata nella costruzione dei giardini e delle tenute agricole gestite. Le conoscenze sono state utilizzate in vasti interventi di sistemazioni agrarie realizzando molti paesaggi italiani. Più nota è la funzione degli Orti botanici, attivi come luoghi di ricerca e didattica fin dal XVI secolo.
La Reggia di Monza con i Giardini Reali e il Parco, quest’ultimo originariamente progettato come modello di tenuta agricola e di caccia, i complessi aderenti a ReGiS e alla Rete degli Orti Botanici della Lombardia, si sono quindi proposti come laboratori di valorizzazione della cultura scientifica, a partire dalla loro storia e dalle tracce materiali e immateriali che permangono del rapporto uomo-natura. Questi luoghi costituiscono una risorsa per rinnovare e reinterpretare la missione di parchi e Orti botanici pubblici nel quadro strategico della sostenibilità codificata nelle agende internazionali in risposta ai fabbisogni di spazi collettivi di qualità, di luoghi di rinnovata socialità, di centralità per il benessere psicofisico.
“Il Progetto, in collaborazione con la Fondazione IRCCS a favore dei dipendenti del San Gerardo – spiega Giuseppe Distefano, Direttore Generale del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza – è stato supportato concretamente dal Consorzio che ha messo a disposizione una parte delle risorse ricevute dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) grazie ai fondi previsti dalla Legge 29 marzo 1991, n. 113, modificata legge 10 gennaio 2000, n. 6 “Iniziative per la diffusione della cultura scientifica”. L’esperienza è in fase di valutazione da parte dei referenti della Medicina del Lavoro e di Psicologia Clinica e sarà un modello per lo sviluppo di progetti futuri del Consorzio a favore di nuovi gruppi di destinatari: bambini, giovani, studenti, cittadini, persone fragili ma anche semplici visitatori che potranno trarre benessere psicofisico da questi innovativi percorsi di avvicinamento alla natura con altri sguardi”.
“Con questo progetto, di cui ringrazio il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza – sottolinea il Presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, Claudio Cogliati – desideravamo migliorare le condizioni di benessere psicofisico dei nostri lavoratori che negli ultimi anni sono stati chiamati ad affrontare un’emergenza di enorme portata che ha avuto ripercussioni sui carichi di lavoro, sulla stanchezza fisica e sulla salute psicologica”.
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